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Bonucci: “Io, juventino in una famiglia interista”

Inter-Juventus si avvicina, il difensore bianconero e della Nazionale ricorda la ‘rivalità’ familiare: “Mi consideravano la pecora nera di casa…”
A cura di Maurizio De Santis
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Fino alla fine è molto più di un semplice slogan. Per Leonardo Bonucci, che sognava la Juve da piccolino, è questione di mentalità vincente, dare tutto in campo anche quando la fortuna ti volta la faccia. Un po' come accaduto in questa stagione dall'avvio balordo in campionato ma ci può stare dopo aver dominato la scena italiana per ben quattro anni: 3 con Antonio Conte e poi piazzando il quarto sigillo con Massimiliano Allegri. Mancava la consacrazione europea, è arrivata anche quella grazie alla finalissima di Berlino contro il Barcellona. E così capita che la musichetta della Champions, le notti sotto le stelle della Coppa siano balsamo che medica le ferite lasciate da un rendimento a singhiozzo in Serie A.

I bianconeri sono attardati in classifica, troppo dietro. Erano abituati a guardare tutti dall'alto verso il basso, a fare da lepre mentre adesso sono costretti a inseguire sulla strada tutta in salita. Ruote da una parte, fosso dall'altra: la Juve prova a saltare anche quest'ostacolo dopo aver pagato dazio alla sequenza d'infortuni culminata con gli stop Mandzukic (noie muscolari, difficile che sia in campo contro l'Inter), Pogba (guarito dalla distorsione alla caviglia), Morata (botta al perone, forte contusione, ko meno grave del previsto). Di fronte a sé c'è l'Inter, il derby d'Italia e una rivalità mai sopita nonostante le vittorie degli ultimi anni abbiano (in parte) cancellato stangata e amarezze scaturite da Calciopoli, dallo scudetto revocato e riassegnato. Inter-Juve è anche questo, per Bonucci è quasi questione endemica, familiare.

E già perché il difensore bianconero e della Nazionale ha saggiato la rivalità tra le due anime del calcio italiano da ragazzino quando in famiglia – come raccontato a Tuttosport – lui era l'unico a tifare per la ‘vecchia signora' mentre i suoi cari al nero abbinavano l'azzurro… "Sono sempre stato juventino – ha ammesso il giocatore -. Sono cresciuto in una famiglia interista, io ero la pecora nera. A casa avevo un poster di Del Piero e una foto con Peruzzi. E piansi tanto quando il gol di Mijatovic regalò la Champions al Real Madrid e piegò la Juve". Ancora dubbi sulla fede bianconera? Bonucci aggiunge un altro particolare: "Per la mia Cresima mi sono fatto regalare il completo della Juve blu con le stelle sulle maniche, quello della finale contro l’Ajax".

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