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Bonucci: “Ho sbagliato a chiamare imbecilli i tifosi”

Durante la conferenza stampa che precede l’amichevole con gli Stati Uniti, il difensore dell’Italia è tornato sulla sua reazione nel post partita con il Portogallo in merito ai fischi di una parte di San Siro: “Non è stato bello riceverli con la maglia azzurra, quando si gioca con la Nazionale le questioni dei club vanno messe da parte”.
A cura di Vito Lamorte
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Potevo evitarlo, ma sono rimasto infastidito. Quando si gioca con la maglia della nazionale gli interessi e le questioni dei club vanno messe da parte, è come se non aiutassi un compagno solo perché gioca con un club diverso dal mio.

Leonardo Bonucci chiede scusa ai tifosi azzurri dopo la sua reazione stizzita nel post partito contro il Portogallo durante la conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole con gli Stati Uniti. Il difensore centrale azzurro è tornato su quanto avvenuto sabato a San Siro, quando una buona fetta dei 73mila presenti lo hanno fischiato provocando una reazione forte nelle interviste dopo il 90′. Allo stesso tempo Bonucci ha voluto sottolineare la vicinanza manifestata da diverse persone negli ultimi giorni proprio in merito a quanto accaduto sabato sera a Milano:

Non mi sono mai fatto trasportare da certe cose, non è stato però bello riceverli mentre stai difendendo la maglia della tua nazionale. Adesso voltiamo pagina, ringrazio coloro che mi hanno applaudito e tifato. Dal ct, alla federazione, fino al ct del ciclismo Davide Cassani e tanti altri uomini di sport che hanno trasmesso vicinanza e affetto. Mi sono trovato ad affrontare fischi vestendo la maglia di Juve e Milan, li ho sempre accettati e a volte anche condivisi, il tifoso vive la propria fede come meglio crede. Venire allo stadio e fischiare fa parte del calcio italiano e della nostra cultura, non sono mai andato contro.

Infine il difensore della Juventus, che si è beccato i fischi per come si è comportato con il Milan e i suoi tifosi lo scorso anno, si è concentrato sul nuovo corso avviato da Roberto Mancini con la Nazionale:

siamo a buon punto, abbiamo dimostrato di potercela giocare contro la nazionale campione d'Europa e contro la Polonia, un'altra nazionale in crescita e con grandi individualità. Stiamo facendo un percorso che ci porterà sicuramente a essere una squadra più forte e migliore, però credo si siano visti importanti passi avanti soprattutto nelle ultime due partite.

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