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Bonucci fa mea culpa: “Non sono riuscito a spostare gli equilibri”

Il capitano rossonero dopo la vittoria con il Sassuolo: “Non giocare contro la Juve mi ha fatto bene, qui mi ero creato troppe aspettative e ora ho fatto passo indietro”. Paragone tra Suso e Dybala: “Chi è più forte ? Credo Paulo perché ha potuto giocare più partite a livello europeo”
A cura di Marco Beltrami
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Quella in casa del Sassuolo era una partita da "vietato sbagliare" per il Milan. E la squadra rossonera non ha fallito l'appuntamento, ritrovando i 3 punti e quella fiducia nei propri mezzi persa per strada. Se Montella dunque può sorridere per la sua panchina, nuovamente raffreddatasi dopo le voci relative ad un esonero, buone notizie anche per Leonardo Bonucci. Il capitano rossonero, tornato in campo dopo il doppio turno di squalifica, si è fatto trovare pronto all'appuntamento, anche se l'attacco del Sassuolo non ha creato particolari grattacapi alla difesa rossonera.

Milan pronto al salto di qualità dopo il Sassuolo

Ai microfoni di Premium Sport, il centrale ha fatto il punto sui segnali positivi visti al Mapei Stadium, a partire dal gruppo rossonero che sembra ritrovatosi: "In questo primo periodo ci è mancato l’amalgama di gruppo perché noi nuovi abbiamo fatto fatica. Dobbiamo ritrovarci con il gruppo ed è stato bello vedere tutti abbracciati, compresi i ragazzi della panchina. Adesso dobbiamo fare un salto di qualità a livello di personalità quando abbiamo palla al piede, mentre abbiamo iniziato a difendere meglio da squadra".

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Bonucci fa mea culpa dopo le tante critiche

A livello individuale, Bonucci sembra cresciuto dopo un inizio di avventura al Milan letteralmente da incubo con tante critiche incassate. Critiche che l'ex Juve ha metabolizzato facendo mea culpa: "L’intesa con Romagnoli e Zapata? Iniziamo a conoscerci nei dettagli e sono proprio quelli che fanno la differenza. Dobbiamo proseguire la strada della compattezza e dell’unione del gruppo. In questo momento manchiamo un po’ in personalità perché le pressioni che arrivano dall’esterno fanno un po’ paura, ma abbiamo giovani di talento e sarebbe un peccato non sfruttarlo. Le critiche? Non avevo dimostrato di essere all’altezza delle prove che in passato avevo offerto con le maglie della Juve e della Nazionale. Era colpa mia e adesso non bastano due gare fatte bene. Devo continuare così anche per chi in società ha creduto in me".

L'assenza con la Juve ha fatto bene a Bonucci

Quello visto contro il Sassuolo è dunque un nuovo Bonucci. Le giornate di squalifica e l'assenza contro la Juve hanno fatto bene a Leo, che ha fatto un passo indietro, gettandosi definitivamente alle spalle il periodo in bianconero: "C'è da studiare un nuovo libro, un nuovo capitolo. La Juventus è diversa dal Milan e ho fatto sei anni con un gruppo fatto di giocatori e uomini che si sono conosciuti pian piano. Qua in queste due settimane ho potuto farmi un esame di coscienza interiore, mi ero creato troppe aspettative, ho fatto un passo indietro. Ora devo essere aiutato dalla squadra, in un gioco collettivo come il calcio è fondamentale fare gruppo e le prestazioni sono sotto l'occhio di tutti. Forse non giocare quella partita mi ha fatto riflettere, migliorare, sia a livello fisico che a livello di testa".

Bonucci incapace di spostare gli equilibri al Milan

Le sue dichiarazioni di inizio stagione sulla capacità di "spostare gli equilibri" con il suo trasferimento al Milan si sono rivelate un boomerang per Bonucci, diventando un tormentone per i suoi detrattori. Il difensore ammette le sue colpe in questo difficile avvio di esperienza in rossonero in cui si è rivelato un peso per il gruppo Milan: "Queste due giornate di squalifica hanno compattato ancora di più il gruppo, piano piano ci siamo conosciuti. Forse la mia presenza pesava. Dovevo spostarli io gli equilibri e per ora non ci sono riuscito ". 

La frecciata alla Juve e il paragone Suso-Dybala

Il nazionale azzurro è intervenuto poi ai microfoni di Rai Sport, in collegamento con il suo ex dirigente Beppe Marotta. Non è mancata una frecciata alla Juventus, per le "cose carine" avvenute dietro le quinte della sua esperienza a Torino. Una battuta anche sulle differenze tra Suso, stella del Milan, e Dybala suo ex compagno di squadra e gioiello bianconero: "La Juventus? Certe cose dovrebbero rimanere in privato, sono successe cose poco carine da dire in diretta. Posso solo ringraziare la Juventus per quello che sono diventato. Suso? Per noi è fondamentale sia in fase offensiva che difensiva. È un talento straordinario e da compagno riesco a vedere quei piccoli dettagli che fanno la differenza per lui e per la squadra. Deve continuare così. Chi è più forte tra lui e Dybala? Credo Paulo perché ha potuto giocare più partite a livello europeo".

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