Bolt test antidoping a sorpresa, e lui si arrabbia sui social: “Ma fate sul serio?”
Usain Bolt dopo aver lasciato l’atletica, e soprattutto dopo aver lasciato un segno indelebile con una carriera strepitosa, ha deciso di cambiare sport passando al calcio, la sua grande passione. Tifosissimo del Manchester United, si è allenato con il Borussia Dortmund, ha fatto un provino con una squadra norvegese, lo Stromgsgodset, mentre adesso è in prova con i Coast Mariners, una squadra australiana, della A-League. Il suo inizio è stato eccellente perché ha realizzato due gol in un’amichevole. Ma a pochi giorni da quella patita si è dovuto sottoporre a un test antidoping a sorpresa. Il giamaicano non l’ha presa bene.
Con una stories su Instagram il trentaduenne pluri-medagliato olimpico ha pubblicato la foto della notifica del test antidoping inviatogli dall’agenzia australiana, poi furente ha scritto:
Come sapete mi sono ritirato dall’atletica leggera e ora sto cerando di diventare un calciatore professionista, ma guardate qui. Come faccio a fare un test oggi? Non sono ancora un calciatore professionista. Ma fate sul serio?.
Bolt ha poi spiegato perché ha dovuto effettuare il test scrivendo:
Ho chiesto alla signora che mi ha fatto le analisi perché dovevo sostenere un test antidoping considerato che non ho ancora firmato con nessuna squadra. Lei mi ha detto che sono un atleta d’élite e devo sottopormi ai controlli.
Usain Bolt è uno dei più grandi atleti di sempre, considerando tutti gli sport. Perché il giamaicano ha ottenuto dei risultati che nessuno era mai riuscito a raggiungere. Nessun atleta era stato capace di vincere la medaglia d’oro nei 100 metri per tre volte consecutive (Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016), e ha ottenuto tre ori Olimpici anche nei 200. Oltre a un numero impressionati di titoli vinti anche nei Campionati del Mondo, Bolt ha migliorato più volte i record sia nei 100 (9.58), che nei 200 metri (19.19), che tuttora detiene.