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Bologna-Udinese 0-2, Di Natale e Nico Lopez affondano i rossoblu (FOTO)

I Friulani di Guidolin cinici e spietati: bene Scuffet (all’esordio), oltre a Nico Lopez ed il “solito” Di Natale; i rossoblu di Ballardini troppo spenti: Bianchi evanescente, Kone poco incisivo. Si salvano solo Moscardelli e Diamanti.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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esultanza nico lopez

L'Udinese sbanca il Dall'Ara e si prepara all'appuntamento con le semifinali di Coppa Italia: martedì sera al Friuli arriva la Fiorentina, che quest'oggi ha perso malamente a Cagliari ed ora rischia di compromettere la corsa alla zona Champions. L'altra squadra dell'Appennino, il Bologna, cede invece punti pesantissimi ed adesso la squadra felsinea non può nascondersi: il pericolo retrocessione è concreto, e bisognerà correre ai ripari. Le altre squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere, tra cui i corregionali del Sassuolo, si sono rinforzate tantissimo nella sessione di mercato terminata ieri, e la sensazione è che gli scontri diretti costituiranno il punto nevralgico per il rush finale per la salvezza.

Breve digressione. Inspiegabili le contestazioni a Gianni Morandi: il presidente del Bologna, che aveva preso le distante dai cori tanto ridicoli quanto vergognosi contro i napoletani, è stato oggetto di feroci critiche dai "tifosi" bolognesi. Che dimostrano così ancora una volta la bassezza e la stupidità del calcio italiano: perché un coro ed uno sfottò durante le partite, ci stanno. Insultare la memoria di Lucio Dalla, bolognese doc, è stata una caduta di stile da parte di un gruppo di persone che, francamente, si fa fatica a definire tifosi. Fine della digressione. Torniamo alla partita.

L'Udinese non ha certo brillato, ma ha avuto dalla sua la freddezza di concretizzare due occasioni delle tre costruite nell'arco dei 94 minuti di gioco. Il Bologna, al contrario, è sembrato una squadra spenta, con poca cattiveria agonistica: una brutta copia, insomma, di quella che ha fatto lo sgambetto al Napoli appena due settimane fa. E dire che per i friulani la serata era iniziato con un brivido, quando nelle distinte ufficiale è sparito Brkic ed è apparso il giovanissimo Scuffet. Invece, proprio il portiere classe 1996, friulano di Udine che di nome fa Simone, è stato tra i migliori della compagine friulana, nelle rare occasioni in cui il Bologna si è affacciato nella sua area di rigore.

La gara si è sbloccata al quindicesimo minuto, in modo abbastanza casuale: Pazienza, ex di turno, tiene Lazzari in area e per l'arbitro ci sono gli estremi per il calcio di rigore nonostante le feroci proteste rossoblu. Dagli undici metri, Di Natale non fa sconti e sigla lo 0-1. Ti aspetti la reazione del Bologna, ed invece vedi che l'Udinese controlla senza affanni il match. Ci prova Diamanti su punizione, ma oggi non è giornata neanche per lui. Alla fine, si chiude il primo tempo con un onesto vantaggio friulano. Nella ripresa, finalmente, si vede il Bologna. Ci provano Diamanti e Moscardelli, ma la mira non è delle migliori. E così Nico Lopez, appena entrato, per poco non raddoppia il vantaggio friulano: Curci ci mette una pezza. Ci riprovano ancora i felsinei, ma ancora Moscardelli e Diamanti non riescono ad inquadrare la porta, e sul poco che riescono a fare trovano un Simone Scuffet che non sbaglia nulla. E così, Maicosuel si invola al 92′ e serve Nico Lopez che stavolta non sbaglia e fa il 2-0. Giusto così. Perché per salvarsi, c'è bisogno di cattiveria agonistica, di rabbia, e di fame. L'Udinese ce l'ha avuta. Il Bologna, a tratti troppo leggero e superficiale, no.

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