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Boateng shock: “Non so se ha ancora senso rimanere in Italia”

Il centrocampista offensivo del Milan dopo i cori razzisti nell’amichevole contro la Pro Patria sta valutando l’ipotesi di lasciare il Milan e la Serie A.
A cura di Marco Beltrami
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Boateng lascia l'Italia

I cori razzisti nei suoi confronti in Pro Patria-Milan potrebbero influire e non poco sul futuro italiano di Kevin Prince Boateng. Il centrocampista ghanese della formazione rossonera è rimasto molto deluso da quanto accaduto nell’amichevole di Busto Arsizio che lo ha costretto a spingere i suoi compagni a far sospendere il match. Sarà regolarmente in campo contro il Siena (nel prepartita la squadra indosserà una maglietta speciale con un messaggio contro il razzismo), ma in un’intervista concessa alla Bild, il Boa ha dichiarato di essere pronto anche a lasciare la Serie A.

Non è qualcosa che puoi scrollarti di dosso e basta. Ci dormirò su tre notti e la prossima settimana incontrerò il mio agente Roger Wittmann e vedremo se ha ancora senso continuare a giocare in Italia. Quando è troppo, è troppo, il razzismo non ha posto nel calcio" ha detto il giocatore del Milan.

Boateng ha raccontato quanto accaduto nella sfida contro la Pro Patria ribadendo di essere pronto ad abbandonare il campo anche in Europa se dovesse riproporsi la stessa situazione:

Ho potuto sentire i primi versi da scimmia dopo cinque minuti all'inizio non ho pensato nulla ma poi si sono ripetuti e sono andato dall'arbitro avvertendolo che se fossero proseguiti avrei lasciato il campo. Avrei fatto la stessa cosa anche se fosse stata una partita di Champions contro il Real Madrid. Ero arrabbiato, triste, scioccato. Volevo mandare un segnale forte perché cose del genere non possono esistere, dobbiamo aprire gli occhi.

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