Blackout Inter: getta via il doppio vantaggio e saluta l’Europa League

E' durato poco il sogno nerazzurro: soltanto 45 minuti. L'idea di Pioli, vincere in Israele e rimanere attaccati alla qualificazione europea, è rimasta negli spogliatoi insieme alla squadra nerazzurra. Dopo un primo tempo finalmente giocato da grande squadra, la formazione di Pioli è infatti andata in tilt nella ripresa davanti al ritorno dei giocatori dell'Hapoel Be'er Sheva: capaci di rimontare due reti e, nel finale, di centrare un successo inaspettato. Nonostante un girone alla sua portata, l'Inter esce dunque dall'Europa League e saluta il calcio continentale. Non è bastato un primo tempo di qualità, così come non è riuscito il miracolo negli ultimi secondi come era accaduto nel derby contro il Milan. Sorride lo Sparta Praga, qualificato al turno successivo, per Southampton ed Hapoel Be'er Sheva sarà decisiva l'ultima giornata.
Segna sempre Icardi
Per nulla spaventata dalla traversa colta dall'Hapoel Be'er Sheva al quarto minuto e rinfrancata dal pareggio "last minute" ottenuto nel derby, la squadra di Pioli ha rotto il ghiaccio dopo soli dodici minuti: cross teso dalla sinistra di Eder e tocco vincente sotto porta di Mauro Icardi. La rete dell'argentino ha avuto il merito di spianare la strada all'Inter e di allontanare tutte le tensioni accumulate alla vigilia. Più compatta e ordinata, rispetto a quella "olandese" vista durante la sciagurata sconfitta dell'andata, la formazione nerazzurra ha raddoppiato al 25esimo con Brozovic: bravo a monetizzare una splendida azione corale nerazzurra.
Senza Joao Mario e Kondogbia, lasciati fuori dalla lista Uefa, Pioli ha tolto dalla naftalina Nagatomo e rilanciato Eder: lasciato in panchina contro il Milan. Le scelte del tecnico, ma soprattutto le indicazioni date ai suoi ragazzi nei giorni prima della gara, hanno così dato i loro frutti e permesso alla squadra di tornare negli spogliatoi meritatamente in vantaggio e dopo un primo tempo giocato in maniera convincente.
Crollo nerazzurro
Lontana anni luce dalla squadra senza senso vista fino a poche settimane fa, l'Inter è andata vicina al 3-0 in apertura di ripresa ancora con Icardi che ha colto una clamorosa traversa, dopo una bella incursione in area israeliana. L'occasione del capitano non ha però spento la grinta dell'Hapoel Be'er Sheva che, dopo essere rientrato in campo con un atteggiamento più aggressivo, ha accorciato le distanze con Lucio Maranhão intorno all'ora di gioco. Colpita a freddo dagli avversari, la truppa di Pioli ha sudato freddo pochi secondi dopo su un gran tiro di Ogu dal limite, terminato di poco alto sopra la traversa di Handanovic.
Dopo un'altra occasione per Lucio Maranhão, l'Hapoel Be'er Sheva è riuscito a trovare il pareggio su rigore di Nwakaeme: arrivato dopo il fallo di Handanovic (poi espulso dall'arbitro) su Buzaglo. In evidente difficoltà, e con un uomo in meno (fuori Banega per Carrizo), l'Inter ha provato a riaffacciarsi nella metà campo avversaria creando qualche pericolo con Icardi e Candreva. Il protagonista della parte finale della gara è stato Carrizo. Complice il grande calo fisico dei compagni, l'argentino ha più volte evitato il 3-2 con interventi provvidenziali fino al 93esimo: minuto questa volta fatale per i nerazzurri. A sancire il sorpasso definitivo (meritato per quello che si è visto nel secondo tempo) e l'eliminazione nerazzurra, la rete di Ben Sahar che ha segnato il terzo gol sfruttando lo spazio lasciato da un avversario tutto proteso in avanti alla ricerca di un altro miracolo.