Biscardi, l’epitaffio sulla lapide: “Pregate non più di 2 o 3 alla volta”
Aldo Biscardi, scomparso a 87 anni lo scorso 8 ottobre, riposa nel cimitero di Larino, la sua città natale, a cui è sempre stato molto legato. In queste ore è spuntata sul web un’immagine della sua lapide, che ha un epitaffio particolarissimo: “Pregate non più di due o tre alla volta sennò si fa confusione”. Un modo bello di ricordare una delle sue frasi più famose, una di quelle diventate un must anche della televisione italiana, non solo quella sportiva. Nel suo Processo Biscardi spesso diceva: “Non parlate più di due o tre persone alla volta altrimenti si fa confusione e non si capisce”.
Il Processo del lunedì
Aldo Biscardi è stato uno dei giornalisti più noti in Italia, non solo nell’ambito sportivo. La sua carriera iniziò molto presto, lavora come giornalista con ‘Il Mattino’ e con ‘Paese Sera’, sul finire degli anni Settanta entra in Rai e lì dopo appena un anno crea il ‘Processo del Lunedì’. Il primo conduttore non fu però Biscardi ma Enrico Ameri, storica voce di ‘Tutto il calcio minuto per minuto. Il Processo rapidamente diventa un programma imperdibile per gli appassionati italiani e tanti personaggi famosi, che con il calcio ufficialmente non avevano nulla a che fare, facevano a gara per essere invitati.

Il successo del Processo
Nonostante anche tante critiche ricevute, Biscardi proseguì con la sua linea ed ebbe sempre successo anche quando traslocò su Tele+ e poi successivamente a TeleMontecarlo, l’odierna La7, e infine su varie emittenti private. Tanti momenti memorabili della storia televisione italiana sono stati vissuti in diretta al ‘Processo’, dove spesso gli ospiti parlavano tutti assieme, accavallandosi uno sull’altro. E spesso per cercare di placarli Biscardi diceva una frase diventata poi famosissima: “Non parlate più di due o tre alla volta altrimenti si fa confusione e non si capisce”. E quella frase, con una piccola e sottile modifica, è diventato l’epitaffio di Biscardi.