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Bigon sul mercato del Napoli: “Bobadilla ci piace”

Il diesse azzurro parla della penalizzazione e delle prossime mosse di mercato. Riflettori puntati su un difensore: Neto del Siena oppure Rolando del Porto.
A cura di Maurizio De Santis
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maggio con mazzarri dopo la rete del vantaggio

Successo scaccia crisi e necessità di rinforzarsi a gennaio, il Napoli riparte dalla vittoria di Siena. Ruote da una parte, burrone dall'altra: evitato il precipizio, la squadra di Mazzarri (che in conferenza stampa non si presenta per questioni di orario e coincidenze d'aereo) si rimette in carreggiata. Parola, quindi, a Bigon, anche in previsione delle possibili trattative da chiudere. "Abbiamo ritrovato la vittoria pur non avendo giocato un calcio di livello come nelle ultime partite, ma la squadra ha dimostrato compattezza e questo è quello che conta – afferma il diesse -. Saremmo secondi senza la penalizzazione e i ragazzi hanno reagito benissimo ad un momento difficile".

Penalizzazione ingiusta e tempi della giustizia che condizionano il campionato.

Penso che comminare penalizzazioni e squalifiche a stagione in corso sia un errore: d'estate c'è tempo per programmare, mentre durante la stagione diventa oltremodo penalizzante. Paragonandola alla situazione di Conte, non c'è da fare la gara a chi è stato penalizzato di più, anche se penso che vedersi togliere dei punti e un giocatore importante sia peggio che non avere l'allenatore in panchina la domenica.

Riflettori sul calciomercato, attacco e difesa saranno rinforzate. Ma con giudizio.

Bobadilla – attaccante – è interessante, lo abbiamo seguito dal vivo più volte, ci piace – afferma Bigon a Sky -, ma a gennaio bisogna stare attenti perché è importante prendere calciatori che conoscano la Serie A. In attacco non siamo messi male, abbiamo giocatori di qualità, non c’è necessità e trovare uno meglio di questi e già pronti non è facile.

Nelle ultime ore è stato proposto anche il difensore Rolando del Porto, anche se resta caldo il nome di Neto del Siena. E in uscita poi si parla anche di Edu Vargas.

E’ un talento importante ma la sua situazione è diversa rispetto a quella di Insigne che è napoletano, che conosce già il calcio italiano perché ha avuto esperienze. Vargas deve crescere perché viene da un tipo di calcio diverso dal nostro, che è quello cileno.

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