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Bernardeschi: “Una follia squalificare Ronaldo. Voglio un’Italia come la mia Juve”

Il jolly offensivo della Juventus e della Nazionale Italiana dal ritiro di Coverciano ha parlato del suo ruolo in campo (“Oggi un giocatore se vuole restare a certi livelli deve mettersi a disposizione della squadra”) e si sente pronto a fare anche da leader in una rappresentativa ringiovanita: “Sogno di diventare un simbolo azzurro”.
A cura di Vito Lamorte
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Ci si aspetta un grande Federico Bernardeschi anche con la maglia dell'Italia. Il calciatore della Juventus sta facendo benissimo e vuole essere protagonista anche con la maglia azzurra. Il jolly offensivo della squadra bianconera sta diventando un calciatore davvero imprescindibile per lo scacchiere di Massimiliano Allegri e vorrebbe diventarlo anche per il ct Roberto Mancini. Bernardeschi sta diventando un "tuttocampista" che nei grandi club è una figura ritenuta fondamentale e l'ex calciatore della Fiorentina si vede esattamente così:

Sì, mi piacerebbe un sacco poter ricoprire un ruolo simile sia nella Juve sia in Nazionale. Mi piace anche agire da mezzala, oggi un giocatore se vuole restare a certi livelli deve mettersi a disposizione della squadra, della filosofia del tecnico di turno.

Bernardeschi è sereno e felice, ha trovato una maglia da titolare nella gara contro l’Atletico Madrid al posto di Dybala ed è sempre più importante nello scacchiere della Juve: “Mi ha fatto davvero piacere. Essere scelti in una gara così ti carica e ti responsabilizza. La fiducia del mister non è scontata in certe serate”. A 25 anni l'esterno bianconero si sente pronto a fare anche da leader in una Nazionale ringiovanita e molto tecnica e ha parlato delle sfide a Finlandia e Liechtenstein:

Spero di diventarlo io, ma vi assicuro che in azzurro sono tanti i potenziali campioni, ci sono parecchie personalità importanti su cui contare, a prescindere naturalmente dalle garanzie Chiellini, Bonucci e Sirigu. In generale, questa è una Nazionale giovane e forte, che sa divertirsi e far divertire. Chiesa? È fortissimo. Lo vedo maturo per ogni palcoscenico, ed è ancora molto giovane: può quindi rafforzarsi ulteriormente sotto tutti i punti di vista. Consigli per il futuro? Deve scegliere da solo, sempre. Io ho fatto così, e oggi sono felice. È fondamentale nel calcio come nella vita. Pressione? No, se vesti la maglia azzurra devi saper gestire ogni tipo di situazione.

Sull'ipotesi squalifica per CR7

La chiusura è dedicata a Cristiano Ronaldo e alla possibile squalifica in Champions League: "Lo vedo sereno per quanto riguarda la sentenza, lo siamo tutti. Andrà bene, almeno spero. Mi sembra comunque una cosa su cui non intervenire, sarebbe folle".

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