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Bernardeschi si confessa: “Potevo smettere per un problema al cuore”

Il trequartista azzurra ripensa al passato e al problema al cuore che poteva mettere fine alla sua carriera: “Avevo 16 anni, il momento peggiore”. Bernardeschi parla di come si lavora alla Juventus: “La differenza con gli altri club è mentale”.
A cura di Vito Lamorte
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Federico Bernardeschi è uno degli acquisti del mercato estivo della Juventus che è entrato meglio nelle rotazioni e negli schemi di Massimiliano Allegri. L'ex numero 10 della Fiorentina sta trovando sempre più spazio partendo da destra e mettendo a disposizione il suo mancino verso il campo aperto.

Bernardeschi è uno dei papabili titolari nel derby di Coppa Italia contro il Torino ma il talento toscano, oltre a guardare al futuro, non dimentica un passato che gli ha riservato alcuni momenti difficili che, fortunatamente, non hanno compromesso la sua crescita sul campo.

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Bernardeschi: Dovetti fermarmi per un problema al cuore

Il trequartista bianconero, intervistato da La Stampa, ha parlato del problema che avuto in adolescenza e che poteva compromettergli la carriera:

Avevo 16 anni e dovetti fermarmi sei mesi per un problema al cuore. Il ventricolo sinistro era più grosso di 8 millimetri, poi è rientrato tutto ma è stata dura: non avevano escluso che dovessi smettere. Il momento peggiore della mia carriera.

Bernardeschi: Insulti social? Ho risposto pensando ai più fragili

Bernardeschi durante i giorni del trasferimento dalla Fiorentina alla Juventus ha ricevuto molti insulti sui social network e la sua reazione è stata dura:

Non l’ho fatto per me. Io sono fortunato. Ho pensato alle persone più fragili, ai problemi che vivono, agli effetti talvolta tragici del cyberbullismo. Al giorno d’oggi, la gente attacca in modo gratuito sui social, non pensa alle conseguenze, è una moda assurda.

Bernardeschi e la Juve: La differenza con altre è mentale

Infine il numero 33 bianconero ha parlato della differenza di mentalità che ha trovato tra il suo ex club e la Juventus:

Soprattutto mentale: quando arrivi in una società programmata alla perfezione, con persone che lavorano per te 24 ore e non ti fanno mancare nulla, quando l’obiettivo comune è vincere il tuo obiettivo diventa un salto mentale. Ogni giorno bisogna fare un passo in più.

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