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Bernardeschi, Donnarumma, Grassi: il futuro della Nazionale passa dal 2015

La Top 11 dei migliori under 21 della Serie A, prezioso serbatoio anche per la Nazionale di Antonio Conte.
A cura di Vito Lamorte
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La Serie A si è fermata per la consueta pausa invernale ma non si smette mai di parlare di calcio. L'anno 2015 non è stato dei migliori per la "cantera" del nostro calcio: l'Europeo Under 21 tenutosi in Repubblica Ceca ci ha visto uscire ai gironi nonostante avessimo una nazionale di tutto rispetto. La preparazione atletica e l'approccio alle gare di alcuni ragazzi poco utilizzati dalle squadre di Serie A hanno portato all'eliminazione di una delle migliori squadre degli ultimi anni. Il cambiamento che riguarda l'organizzazione delle rose delle squadre di Serie A potrebbe, e dovrebbe, portare dei miglioramenti nella crescita dei giovani talenti: continuare a far giocare le “promesse” solo nelle serie minori è controproducente per la loro crescita e per il loro modo di approcciarsi alle varie competizioni. In questo senso gli esordi di Donnarumma, Calabria e Grassi sono molto importanti. Berardi e Bernardeschi sono gli uomini di talento mentre il Toro si coccola Benassi e Baselli.

Abbiamo disposto i migliori 11 del 2015 con un classico 4-3-3 che vede due uomini di talento come Bernardeschi e Berardi a innescare la punta (Niang) supportati da una linea mediana agile e tecnicamente valida. Difesa sicura comandata dai due centrali e Donnarumma.

Gianluigi Donnarumma. La vera sorpresa di questo inizio di Serie A 2015/2016. Questo ragazzone di Castellammare di Stabia, dopo l'exploit nel torneo estivo con il Real Madrid, ha conquistato la fiducia di Sinisa Mihajlovic fino a togliere il posto al più esperto e titolato Diego Lopez. Il bilancio di fine anno è tutto a favore del portierino italiano: in 9 partite, ha subito appena 7 gol, mentre lo spagnolo, tra campionato e Coppa Italia, ha incassato il doppio delle reti (14, sempre in 9 match). Gigio ha mantenuto la porta inviolata in tre occasioni (tutte in Serie A, contro Chievo, Atalanta e Carpi), impresa che all’ex Real Madrid è riuscita solo una volta in Coppa Italia contro il Perugia (2-0 a San Siro). Ad maiora.

Elseid Hysaj. Arrivato come un oggetto misterioso a Castelvolturno, il terzino destro albanese ha ripagato la fiducia di Maurizio Sarri che lo ha chiesto espressamente nella "lista della spesa estiva". Il giovane Elseid lo potremmo riassumere in due espressioni: cattiveria agonistica e intelligenza tattica. Per il suo impegno e la sua grinta è già un idolo del San Paolo anche se, a causa dello speaker dello stadio, ancora nessuno ha capito il suo nome.

Daniele Rugani. Il promettente difensore consacratosi nell’Empoli e approdato in estate alla Juve non ha giocato molto in questa parte di stagione ma le cose fatte nello scorso campionato lo fanno rimanere nella top 11 dei giovani più promettenti. Intelligente, mai un intervento fuori posto o cattivo, forte di testa e sempre in grado di leggere l'azione un pizzico prima. Il richiamo della Juve è forte, ma fate giocare questo ragazzo: è parte del futuro della Nazionale.

Alessio Romagnoli. Dopo la grande stagione in blucerchiato, Alessio Romagnoli è stato acquistato dal Milan per 20 milioni di euro ed è stato l'unico a tenere in piedi la retroguardia rossonera. La solidità del Milan non si è ancora vista ma il giovane romano si sta assestando su livelli accettabili. Il 20enne talento di Anzio, è l’uomo, o meglio, il ragazzo da cui ripartire: è il perno intorno a cui (ri)costruire la retroguardia del futuro. Si farà.

Davide Calabria. Corsa, coraggio e tanto cuore per questo classe 1996 che Mihajlovic ha buttato nella mischia diverse volte e lo ha sempre ripagato in maniera egregia. Ambidestro, con una grande facilità di corsa e un'abilità innata nel cross: Calabria potrebbe diventare il terzino della Nazionale per i prossimi dieci anni. Tocca a lui continuare a lavorare come ha fatto finora e, se manterrà l'umiltà che lo ha contraddistinto finora, il futuro potrebbe davvero regalargli grandi soddisfazioni.

Marco Benassi. Uno dei più positivi dell'Europeo U21 sciagurato in Repubblica Ceca. Lo scorso 25 giugno il Torino acquisisce tutto il cartellino del calciatore per 3,5 milioni di euro contro i 2,9 offerti dall'Inter, società detentrice dell'altra metà. Nel 3-5-2 di GiampieroVentura è uno degli uomini cardine per la sua grande corsa e il suo senso della posizione: difende, attacca e da grande sicurezza a tutti gli uomini del reparto. Bravissimo negli inserimenti senza palla.

Alberto Grassi. Ottima capacità di interdire, tanta qualità e un discreto tiro dalla distanza. Questo è Grassi il bresciano cresciuto nelle giovanili dell'Atalanta. Il centrocampista è diventato un punto fisso dell'undici di Reja giocando sei partite su otto e formando un'ottima cerniera di centrocampo con l’olandese De Roon. Ampi margini di miglioramento per questo classe '95 che può diventare un giocatore di assoluto valore.

Daniele Baselli. Una mezzala tutta d'oro per il Torino. Il giovane Baselli è uno che si infila e segna, sta attento alla tattica e all'offesa. Copre e riparte, con la velocità del killer. Ha avuto un inizio di stagione formidabile e un infortunio lo ha frenato ma questo ragazzo di Manerbio è davvero un gran bel prospetto. Marco Tardelli lo ha paragonato a Renato Zaccarelli ma prima di scomodare i simboli della Torino granata questo ragazzo deve continuare il suo percorso di crescita. È già l’idolo della Maratona e quando segna festeggia con il ditino a muoversi e a indicare. Il volto giovane del Toro può crescere ancora.

Federico Bernardeschi. Dai dubbi sul ritorno dopo il grave infortunio, al sogno di agguantare un posto tra i 23 del prossimo Europeo. Se ci sono anni che in termini di carriera valgono più di altri, quello che sta finendo lo è di diritto. Bernardeschi è punto di forza della Fiorentina seconda in classifica. Il numero 10 ha conquistato la fiducia di Sousa con la sua tecnica sopraffina e la sua dedizione al lavoro. Il neo della stagione, fino a questo momento, è la capacità realizzativa: un solo gol in campionato nell'anno solare, 3 in Europa League. Un 21enne che indossa con quella personalità la maglia numero 10 da queste parti non si vedeva da parecchio.

Domenico Berardi. Il 25 del Sassuolo alterna prestazioni e giocate da campione ad atteggiamenti negativi, che influenzano, oltre che il risultato della squadra, il giudizio su di lui ma classe c'è, ed è eccelsa. A differenza di Bernardeschi, in crescita costante, Berardi ha rallentato il suo processo ma una gestione migliore potrebbe evitare le follie e metterlo in luce solo per il suo enorme potenziale.

M'Baye Niang. La rinascita di un giocatore che al Milan pareva destinato a non esplodere mai avviene dodici mesi fa con il prestito al Genoa. La “cura Gasperini” ha fatto sbocciare questo ragazzone francese: 5 gol in 14 partite che paragonati alla casella vuota in 33 gare con la casacca rossonera segnano un vero e proprio cambio di rotta. In estate il Milan lo riporta alla base e l’anno magico prosegue fino a dicembre: Sinisa Mihajlovic crede in lui che lo aspetta dopo la frattura del quinto osso metatarsale del piede destro che lo costringerà a uno stop di tre mesi. 2 reti in 6 gare di campionato mentre fa 2 su 2 in Coppa Italia. Sarà lui il crack del Milan nel 2016?

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