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Berlusconi difende Donnarumma: “Chi per 100 milioni non farebbe come lui?”

L’ex presidente del Milan dice la sua sul caso del mancato rinnovo del portiere: “Farei di tutto per non lasciar partire Donnarumma ma essendo un ragazzo che ha la possibilità di andare a guadagnare per sé e per la propria famiglia 100 milioni chi è che non si comporterebbe come lui”
A cura di Marco Beltrami
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Non poteva non dire la sua sul caso Donnarumma Silvio Berlusconi. L'ormai ex presidente del Milan durante la sua lunga avventura nel mondo del calcio ha avuto modo di affrontare le situazioni di mercato più disparate. Ecco allora che il no alla proposta di rinnovo del club rossonero del giovane portiere non sembra aver sorpreso particolarmente il Cavaliere.

L'ex presidente difende Gigio

Quest'ultimo in occasione della registrazione dell'ultima puntata della trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta, è stato stuzzicato sulla vicenda e ha invitato tutti ad immedesimarsi in Donnarumma, soprattutto di fronte alla possibilità di guadagnare cifre da capogiro alla sua giovanissima età: "Farei di tutto per non lasciar partire Donnarumma ma essendo un ragazzo che ha la possibilità di andare a guadagnare per sé e per la propria famiglia 100 milioni chi è che non si comporterebbe come lui?".

Berlusconi avrebbe saputo come convincere il portiere

Sicuramente in passato Berlusconi e l'ex Amministratore delegato Galliani hanno trattato diversi giocatori con Mino Raiola, uno su tutti Zlatan Ibrahimovic. Quest'ultimo sarebbe già tornato al Milan, secondo l'agente, se ci fosse ancora stata l'ex dirigenza rossonera. E a proposito di passato Berlusconi non ha dubbi su un aspetto: se ci fosse stato ancora lui al posto dei suoi eredi cinesi, Donnarumma sarebbe rimasto sicuramente in rossonero, almeno per altre stagioni prima di spiccare il volo anche in termini economici. Questa la chiusura dell'ex patron sull'estremo difensore che ha fatto letteralmente infuriare la tifoseria milanista, che confida in un dietrofront: "Certo poi ci sono le ragioni del cuore. E io che credo di avere delle doti di convincimento, avrei trovato un strada di mezzo per farlo restare ancora un po' al Milan e poi permettergli di fare il colpo della vita".

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