Berlusconi: “Da tifoso del Milan mi viene il mal di stomaco quando lo vedo giocare”
Campionato in pausa, alla ripresa inizierà di nuovo il duello a distanza tra il Napoli e la Juventus per lo scudetto, mentre Lazio, Roma e Inter si daranno battaglia per salire sul podio che vale la Champions League. Un obiettivo al quale puntava anche il Milan, almeno secondo i proclami d'avvio stagione e soprattutto alla luce della imponente campagna acquisti (circa 200 milioni) effettuata nella scorsa estate che ha rivoluzionato la rosa rossonera. La realtà dei fatti è stata ben diversa, durissima da accettare e ha portato all'esonero di Vincenzo Montella (adesso al Siviglia) sostituito con Rino Gattuso.
Una soluzione interna – ‘ringhio' era allenatore della Pimavera -, per nulla dispendiosa dal punto di vista economico e una scommessa per il futuro. Un ‘guerriero' del grande Milan del passato per fare lustro a un blasone che negli ultimi anni ha perso appeal, scivolando nelle retrovie del calcio che conta. Quel calcio nel quale l'ex Presidente, Silvio Berlusconi, aveva condotto la sua creatura per mano fino a trasformarla in uno dei club più titolati al mondo. Trent'anni di successi ancora negli occhi dei tifosi e impossibili da dimenticare anzitutto per l'ex massimo dirigente che ha passato la mano alla nuova proprietà cinese ma continua a seguire le vicende dei rossoneri da osservatore esterno, da primo tifoso del Milan.
Non era più possibile nel calcio ‘petrodollaristico' che si è avviato per una famiglia sostenere le spese necessaria per avere una squadra in alto nell'olimpo del calcio europeo e mondiale – ha ammesso Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento a Circo Massimo, su Radio Capital -. La mia è stata una scelta doverosa e necessaria. Tengo sempre il Milan nel cuore e quando lo vedo giocare con un modo assolutamente inconsulto e sbagliato, soffro di un reale mal di stomaco.