Bergkamp ‘tradito’ dall’Inter: “Mi parlarono di calcio offensivo, non fu così”

Cruijff non voleva che andasse in Italia. Invece, Dennis Bergkamp preferì la Serie A alla Liga e al Barcellona dell'ex campione olandese. "All'epoca il campionato italiano era il top", a sentire queste parole a distanza di anni quasi vengono i brividi e la rabbia per come siamo combinati adesso. Rifiutare i blaugrana (oggi sarebbe anatema) e scegliere tra Milan, Juventus e Inter. L'olandese volante scartò le prime due ipotesi "perché all'Inter mi avevano promesso che avremmo giocato un calcio più offensivo – ha ammesso a FourFourTwo -. Lo facemmo solo per un mese e non era quello che volevo". All'epoca Moratti sborsò 18 miliardi di lire e portò in nerazzurro anche un altro ‘tulipano', Wim Jonk, nella speranza che i suoi fiorissero come (anche meglio) dei dirimpettai rossoneri. Due stagioni, più ombre che luci: con i primi 6 mesi che si rivelano un inferno perché non riuscirà mai a incidere, trovare il gol e finirà spesso oggetto di durissime critiche e di sfotto'. Ricordate i filmati della Gialappa's? Bergkamp era uno dei soggetti preferiti… Ma lui ha una spiegazione anche per questo: "In Inghilterra mi criticarono perché non segnai per sette, otto partite… ma faceva parte del gioco e la cosa non mi faceva male. In Italia, invece, hanno inventato anche storie incredibile, come quando dissero che perdevo capelli per colpa del troppo stress".
Da oggetto misterioso a rinascita in Europa. Otto gol e 31 presenze nella prima stagione all'Inter, 3 reti in 21 partite nella seconda. E poi ancora 2 gol in Coppa Italia (7 presenze), 9 gol nelle Coppe (13 presenze). Ed è in Europa che Bergkamp ritrova sé stesso: segna 8 gol in 11 partite (tra cui una tripletta al Rapid Bucarest) e spinge i nerazzurri verso la conquista della Coppa Uefa (1994).
Un tulipano nei ‘Cannoni'. Via dall'Inter, Bergkamp sbarca in Inghilterra: va all'Arsenal e in Premier resterà per 11 anni. Moratti disse al manager dei Gunners: "Sarete fortunati se segnerà 10 gol", Dennis ne segnerà 120 gol in 423 partite divenendo un'icona del club tanto da dedicargli una statua nei pressi dell'Emirates Stadium. Lìha vinto tutto: 3 titoli, 4 Coppe d'Inghilterra, 4 Charity/Community Shield, per 4 volte è stato calciatore del mese nel campionato d'Oltremanica.
Adesso Bergkamp è dirigente del settore giovanile dell'Ajax e ricopre il ruolo di vice allenatore di Frank de Boer sulla panchina dei lancieri: studia da tecnico, lo Swansea lo avrebbe voluto al timone della squadra dopo l'esonero di Laudrup. L'Arsenal lo porterebbe a capo del settore giovanile. Lui, almeno per ora, continuerà a far sbocciare ‘tulipani' in Olanda e poi magari ne metterà qualche altro nei ‘Cannoni'.