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Bentornato Antonio: “Senza Cassano, non ci divertiamo”

Antonio Cassano, dopo l’ultimo controllo medico, potrà tornare a giocare. Una bella notizia, la migliore che potevamo aspettarci dopo la vergogna dello scandalo calcio scommesse e gli isterismi di alcuni dirigenti e allenatori.
A cura di Alberto Pucci
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Antonio Cassano

Gioia collettiva – Ora è ufficiale: l’Italia intera (e non solo quella rossonera) riavrà Antonio Cassano! Proprio così, lo riavremo tutti, a prescindere dal nostro credo calcistico, perché “Fantantonio” è un “valore aggiunto”, per il nostro calcio, che appartiene trasversalmente a tutti i tifosi. Lo potremmo riabbracciare di nuovo e riaprirgli, virtualmente, le porte di casa facendolo entrare ed accomodare sul divano, come solitamente facciamo con un vecchio amico che non vediamo da un sacco di tempo. Bentornato Antonio: te lo grida tutto lo “stivale”. Da nord a Sud, da Milano alla tua Bari, siamo tutti qui ad aspettare il tuo rientro. Impazienti e trepidanti, come colti improvvisamente da astinenza di “cassanate”, abbiamo salutato la notizia del tuo ritorno all’attività agonistica, a cinque mesi dal tuo intervento al cuore, con una “standing ovation”: la stessa dimostrazione d’affetto che tutto San Siro ti dedicherà quando entrerai, di nuovo, in campo.

Cassano e Ibrahimovic

L'annuncio – La bella notizia è arrivata in mattinata. E’ stato Rodolfo Tavana, responsabile sanitario del Milan, a comunicare l’esito dell’incontro che c’è stato stamane con i responsabili dell’Istituto di medicina dello sport del capoluogo lombardo. Sono bastati sessanta minuti ai medici per ufficializzare ciò che era già nell’aria dai giorni scorsi: Cassano è abile e arruolabile.

“ Ibra è come me. Selvaggio. Ha lo stesso istinto, la stessa personalità. Secondo me deve avere qualche nonno di Bari Vecchia! ”
Antonio Cassano
Musica per le orecchie di Massimiliano Allegri che aspettava il suo ritorno non solo per contare su un giocatore sano in più (oro colato, di questi tempi) ma anche per poter cambiare la faccia al suo Milan e ridare a Re Zlatan il suo “compagno di merende” preferito. Tra tutte le assenze rossonere, quella di Cassano è forse quella che più si è fatta sentire. Più di quella del “delicato” Papero, più di quella del guerriero Gattuso, più di tutte le altre messe assieme. Inutile negarlo: il Milan cambia faccia quando c’è Cassano in campo. Riavvolgete il nastro del campionato e tornate a quella maledetta trasferta romana. Al di là dello spavento, quella con la Roma fù l’ennesima dimostrazione di quanto incida la fantasia e l’estro del “pibe de Bari” quando viene inserito nell’organico rossonero.

Prandelli e Cassano

Prandelli sorride – Da Barcellona a Parma: un sorriso lungo chilometri. Una soddisfazione che ha fatto il giro d’europa e che ha toccato anche Casa Prandelli, da dove il mister azzurro ha potuto seguire gli ultimi sviluppi del numero 99 milanista. “Sono felicissimo per Cassano”, queste le prime parole del tecnico di Orzinuovi. Incassato l’ok per gli stage degli azzurri, Prandelli ha potuto esultare anche per colui che doveva (e dovrà?) essere il punto di riferimento, in campo e fuori della “nuova” nazionale azzurra, magari già dai prossimi stage, in programma il 23 e 24 Aprile: una “due giorni” per preparare al meglio il viaggio verso la Polonia e l’Ucraina, esperienza che Cassano potrà, probabilmente, vivere da vicino. Da molto vicino: praticamente dal campo!

Allegri e Cassano

Allegri, c'è Antonio – Ora non resta che convincere mister Allegri. Già nelle prossime ore, con la squadra a Barcellona, Cassano scenderà in campo per la seduta d’allenamento con la primavera rossonera. Insieme a Gattuso (aspettiamo anche te, vecchio Rino) ci darà dentro come ha fatto in questi mesi, per tornare ad essere un giocatore. Ostinato e determinato, come ai tempi delle giovanili del Bari quando correre dietro un pallone, significava correre per realizzare il proprio sogno: giocare in una grande squadra! Ieri, come oggi, il sogno si è avverato e Antonio Cassano potrà davvero uscire dal tunnel di San Siro. Quello che porta sul tanto bistrattato prato verde dove lui, l’anno scorso, ha vinto lo scudetto insieme ai suoi compagni. Potrà farlo, dicono i “rumors” forse già dal prossimo sabato nel match contro l'inguaiata Fiorentina. Magari in panchina, con le riserve, senza entrare in campo. Giusto per riprendere confidenza con i “rumori” del calcio giocato e per chiudere al meglio una stagione, quanto mai disgraziata. C’è da vincere uno scudetto e un’Europeo: spostatevi, ci pensa Antonio!

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