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Benfica campione di Portogallo, ora la Juve nel mirino (video)

I portoghesi hanno battuto l’Olhanense (2-0) e conquistato il 33simo scudetto. Riflettori sulla semifinale di andata di Europa League con la Juve. Il timore della maledizione di Béla Guttmann spaventa i lusitani.
A cura di Maurizio De Santis
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Benfica campione di Portogallo: scudetto numero 33, spezzato l'incantesimo del Porto (che aveva dominato negli ultimi anni) adesso non resta che vincere anche la maledizione di Béla Guttmann, l'ex tecnico che lanciò l'anatema dei cento anni senza trofei sul club lusitano. Ad attendere la Juventus allo stadio Da Luz ci sarà una squadra galvanizzata dal successo sull'Olhanense e decisa a vincere l'Europa League anche in memoria di Eusebio, la ‘pantera nera' icona dei portoghesi scomparsa nello scorso mese di gennaio. Giovedì, ore 21.05, il match d'andata della semifinale: un anticipo di finale, come l'hanno definito molti perché Benfica e Juventus sono favorite per la vittoria della Coppa che sarà consegnata nello JStadium.

Verso la sfida con la Juventus. Jorge Jesus, allenatore lusitano, ha adottato il turnover per tenere a riposo i pezzi pregiati della rosa e nel primo tempo la sua squadra ha faticato a fare breccia nella difesa dell'Olhanense guidata dall'italiano Galderisi. A riposo il bomber paraguaiano Cardozo, il centrocampista Amorim (pedina anche della nazionale) e il portiere Artur. Fuori, almeno nei primi 45 minuti anche il giovane talento serbo, Lazar Markovic: lanciato nella mischia ha fatto la differenza, innescando Lima autore della doppietta che ha consegnato successo e titolo di Portogallo. La maledizione si esorcizza anche così, confidando che Eusebio faccia da nume tutelare.

 

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