Benevento nella storia col gol di Brignoli, ma il futuro è di Brignola
La vita è spesso questione di attimi, a volte anche di dettagli che possono cambiare il corso della storia. Quei dettagli però, sebbene contribuiscano a scrivere anche solo una riga destinata a rimanere negli annali, possono rivelarsi in alcuni casi fugaci e illusori, con altri accadimenti più profondi che disegnano solchi. Prendete il caso del Benevento. Il suo primo storico campionato di A è destinato a rimanere negli almanacchi per quel gol di Alberto Brignoli, di professione portiere, valso il primo punto dei campani nella massima serie, ottenuto lo scorso 3 dicembre contro il Milan. Il futuro dei sanniti, però, sembra legato a un altro giocatore che nella stessa partita ha esordito: Enrico Brignola.
Classe '99, originario della vicina Caserta, nato e cresciuto calcisticamente nelle giovanili del club di Vigorito, dopo un anno in prestito nelle giovanili della Roma, ha fatto ritorno nel club campano nel 2016-2017 per esordire in B nella magica stagione della promozione e poi giocarsi il sogno della A con i compagni più esperti. La svolta con De Zerbi in panchina che, nonostante i numerosi arrivi della campagna acquisti di gennaio, decide che i tempi sono maturi per puntare su di lui.
Giocatore moderno
Una fiducia tecnica che Brignola ha ripagato in tutte le occasioni, finora dieci, in cui è sceso in campo con la maglia giallorossa. Giocatore offensivo moderno, capace di ricoprire tutte le posizioni dell'attacco. Largo su una delle due fasce per sfruttare le doti in dribbling e velocità, oppure più centrale, sulla trequarti o da seconda punta, posizioni in cui riesce a far leva sulla sua abilità negli inserimenti.
Già tre gol
E proprio le sue qualità balistiche e offensive hanno trovato concretezza nei gol che ha già realizzato. Tre in tutto, contro la Sampdoria alla 20a giornata, decisivo per la vittoria finale (3-2), contro la sua ex Roma, ma ininfluente ai fini del risultato (5-2) e contro il Cagliari (2-1) per l'illusione di una vittoria sfumata proprio nelle battute finali. Realizzazioni che sono un po' una sintesi delle sue qualità: gol da esterno rapido con i blucerchiati, inserimento da attaccante consumato con la squadra di Di Francesco e botta da fuori con i sardi.
Numeri importanti
Dieci presenze, tre gol, ma anche un rendimento di buon livello – nonostante le difficoltà del Benevento – ben rappresentato dagli altri suoi numeri: 6,2 di media, quasi 7 di fantamedia. E per un ragazzo di non ancora 19 anni sembra un ottimo viatico, sia che torni a giocare tra i cadetti sia che resti in serie A alla ricerca di ulteriore spazioni