Benevento, il caso Evacuo e il ricatto degli ultras

Una follia vera e propria, a cui fortunatamente non ha ceduto il presidente Oreste Vigorito, che nella conferenza stampa di quest'oggi ha alzato la voce: "Lo stadio non è un'arena dove il nemico deve essere ucciso, ma dove l'avversario deve essere superato", ha spiegato. "La squadra rappresenta la città e non la violenza. Si può parlare di comportamento inopportuno ma non di malafede. Ad ogni modo, il giocatore non sarà né multato né punito".
Non di questo parere, però, un gruppo di tifosi che ha manifestato contro la decisione del presidente Vigorito. E adesso, c'è da vedere cosa accadrà domani, alla ripresa degli allenamenti. Se, cioè, prevarrà il buonsenso e tutto rientrerà, come giusto, nelle chiacchiere da bar. O se ci sarà volontà, invece, di inasprire i toni di una contesa che sta assumendo caratteri grotteschi e che fa ridere, per non piangere, parecchi addetti ai lavori del calcio nostrano.