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Bendtner è agli arresti domiciliari e sfoggia il suo particolare ‘braccialetto’ online

L’ex attaccante dell’Arsenal e della Juventus, oggi in forza al Rosenborg ha fatto bella sfoggia di una ‘cavigliera’ particolare sui social: si tratta del braccialetto speciale per chi è agli arresti domiciliari, condanna ricevuta dopo aver aggredito a settembre un tassista e avergli spaccato una mascella.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è proprio un bracciale di cui vantarsi eppure per Nicklas Bendtner è stato necessario mostrarlo via social ai suoi numerosi fan e follower: una ‘cavigliera' particolare, quelle che vengono indossate da chi ha infranto la legge ed è agli arresti domiciliari. Condizione che attualmente ricopre anche l'attaccante danese oggi in forza al Rosenborg e con un passato, non esaltante, nella Juventus.

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Così, sul profilo Instagram del giocatore, è apparso il piede con il particolare bracciale e un post in cui lo stesso Nicklas Bendtner invita i fan a guardare l'immagine e a commentarla. Il tutto a seguito di una aggressione avvenuta a settembre in Danimarca durante la quale il giocatore aveva colpito un tassista frantumandogli la mascella.

La foto del ‘braccialetto'. Una fotografia goliardica, di certo ad effetto, ma anche un'immagine che immortala la attuale condizione del giocatore che deve scontare la pena per le sue intemperanze extra sportive. Il tutto è accaduto a metà settembre quando Bendtner, di ritorno a tarda notte da un nightclub si sarebbe reso triste protagonista della vicenda: un battibecco con un tassista sfociato in una rissa in cui avrebbe avuto la peggio l'autista del mezzo.

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La sentenza, la pena. Una notizia subito riportata dagli organi di stampa danesi e mai smentita né dal club né dall'entourage del giocatore e che ha avuto conferma con la testimonianza dello stesso tassista e nelle ricostruzioni delle forze dell'ordine. Da quel momento per Bendtner è scattato prima il processo e poi la sentenza dopo essere stato immediatamente ammanettato e portato al primo distretto di polizia più vicino al luogo dell'accaduto. Durante le udienze, Bendtner avrebbe ammesso l'aggressione ricevendo una pena esemplare: 50 giorni di carcere. Poi, la decisione finale: l'utilizzo di un braccialetto speciale che geocalizza 24 ore su 24 dove si trova, con gli arresti domiciliari.

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