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Belgio, Prandelli per il dopo Wilmots

L’ex c.t. dell’Italia potrebbe prendere il posto di Marc Wilmots, che potrebbe essere esonerato dopo la sconfitta nei quarti di Euro 2016.
A cura di Alessio Morra
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Il Belgio è stata la grande delusione degli Europei. La squadra di Marc Wilmots è stato sconfitta nei quarti di finale di Euro 2016 dal Galles. La delusione è stata enorme e non solo in Belgio. Perché in tanti avevano pronosticato i ‘Diavoli Rossi’ almeno come finalisti dell’Europeo – pronostico che era diventato quasi una certezza dopo che i ragazzi di Wilmots erano finiti nella parte alta del tabellone, dove non c’era nessuna delle grandi storiche del calcio del Vecchio Continente. E invece l’avventura belga è terminata ai quarti di finale, con un cammino tutto sommato deludente. L’Europeo si è aperto con il ko con gli azzurri, e le conseguenti frecciatine di Wilmots, poi sono arrivati tre successi con Irlanda (3-0), Svezia (1-0) e Ungheria (4-0) che avevano fatto rapidamente risalire le quotazioni di Hazard e soci. Ma il Galles li ha spazzati via e i sogni del Belgio sono svaniti a Lille. Wilmots non si è dimesso, ha un contratto valido fino al 2018 e vorrebbe proseguire la sua avventura da commissario tecnico, anche se lo spogliatoio non è tutto dalla sua parte. Si è parlato anche di una accesa lite tra il c.t. e il portiere Courtois dopo la sconfitta con i ‘Dragoni’.

La federazione sta provando a capire gli umori del gruppo, forse aspetta anche che Wilmots rimetta il mandato, e nel frattempo si guarda attorno. Tecnici belgi di prima fascia non ce ne sono, ahi loro uno come Raymond Goethals non c’è più. E pare che i dirigenti federali abbiano contattato Cesare Prandelli, selezionatore dell’Italia dal 2010 al 2014 con cui raggiunse la finale degli Europei 2012. L’ex tecnico di Fiorentina e Galatasaray, che è sembrato a un passo dalle panchine dell’Atalanta e della Lazio, piace perché ha dimostrato di essere capace di gestire gruppi con calciatori tutt’altro che facili, si pensi a Balotelli e Cassano. E il Belgio ha dato l’impressione di essere poco squadra, con le grandi individualità che hanno avuto la meglio sulla coesione e sul gruppo, che forse Prandelli potrebbe riuscire a creare.

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