Beffa cinese per Juventus e Lazio: i soldi della Supercoppa non ci sono

Quell'uragano che avrebbe dovuto colpire la "location" scelta dalla Lega Calcio per la finale di Supercoppa, si è abbattuto con violenza sugli uffici milanesi di via Rosellini con qualche settimana di ritardo. La clamorosa notizia, che è stata affrontata anche nell'ultima riunione dal presidente Maurizio Beretta, è di dominio pubblico da poche ore e racconta del mancato pagamento della somma di 3 milioni e 300mila che la Lega Calcio avrebbe dovuto incassare dalla cinese United Vansen International Sport: società organizzatrice dell'evento. Ad oggi, infatti, la società di Beijing ha versato solo una cifra inferiore ai 2 milioni di euro e, secondo indiscrezioni, pare difficile che saldi il resto dell'ammontare pattuito. Un danno economico e di immagine per la nostra Lega Calcio che, inevitabilmente, si sta ripercuotendo anche sulle società di Agnelli e Lotito che che rivendicano il pagamento di 1,5 milioni a testa ma che, alla fine, dovranno accontentarsi di molto meno.
Terremoto in Lega Calcio – Dopo la scandalosa produzione televisiva, che fece infuriare molti telespettatori italiani, e le pessime condizioni del terreno di gioco, la finale di Supercoppa Italiana torna a far parlare di sé…e, ancora una volta, non per motivi strettamente legati al campo. L'incredibile epilogo della trasferta orientale della Lega Calcio, che si è fidata delle garanzie economiche e tecniche della United Vansen International Sport, avrebbe già avuto una forte ripercussione anche nello staff di Maurizio Beretta che, nelle ultime ore, avrebbe ricevuto la lettera di dimissioni del dg della Lega, Marco Brunelli, che si sarebbe assunto le responsabilità per i problemi emersi durante la trasferta cinese. Secondo quanto riporta la "Stampa", ad essere ora in pole position per prendere il posto del dimissionario dirigente, ci sarebbe l'ex dg dell'Inter Marco Fassone: appena esonerato da Erick Thohir. Per la prossima edizione della Supercoppa, la Lega Calcio starebbe intanto valutando l'ipotesi di altri paesi come l'Australia, il Canada o il Qatar.