Beckham, prima il ricatto poi Football Leaks: ecco le mail galeotte

Brutte notizie per David Beckham. L’ex stella del calcio inglese è al centro di un vero e proprio polverone relativo ad alcune sue presunte dichiarazioni. Le stesse sarebbero contenute in alcune mail che sono state rese di dominio pubblico dai tabloid di oltremanica. Una nuova puntata dunque di Football Leaks dietro cui, secondo quanto riportato dal Daily Mirror, ci sarebbe addirittura un ricatto nei confronti dell’ex Spice Boy. Pare infatti che un’organizzazione di hacker avrebbe richiesto al giocatore un milione di sterline pur di non divulgare il contenuto di alcune mail di Beckham. A queste ultime i “pirati” del web avrebbero avuto accesso violando la sicurezza del sistema informatico dell’agenzia gestita da Simon Oliveira che si occupa delle pubbliche relazione della grande gloria ex di United, Real, Psg e Milan. Sulla vicenda sta indagando la polizia, basandosi soprattuto sui contatti tra le parti con gli hacker che dopo una vera e propria trattativa, avrebbe divulgato i contenuti che sarebbero dunque finiti nel calderone dei documenti “proibiti” di Football Leaks.
Beckham e il titolo di "baronetto"
Da questi emerge in primis la reazione piccata da Beckham alla mancata nomina a “Sir”. La “Her Majesty’s Revenue and Customs” (ovvero Entrate e Dogane di Sua Maestà), avrebbe imposto i suo veto per le vicissitudini fiscali del passato di Beckham e sua moglie. Una situazione che ha fatto infuriare l’ex calciatore che in una mail sarebbe “esploso” così: “Katherine Jenkins nell'OBE (Ordine dell'Impero Britannico) per cosa? Cantare prima del rugby, andare a vedere le truppe e farsi una tirata di coca. E' un fott… scherzo! Chi decide sulle onoreficenze? Sono una massa di co……! Non mi aspettavo nient'altro. Onestamente è una vergogna e se fossi stato americano mi avrebbero consegnato un titolo qualcosa come 10 anni fa”.
L'ossessione per i guadagni e l'Unicef
Un Beckham ossessionato dai guadagni si sarebbe anche dimostrato poco propenso a versare contributi all’Unicef. In una mail a Oliveira infatti si legge in merito ad una cena di beneficenza in Congo, con tanto di offerta di un milione di euro: “Non ho voglia di versare i miei soldi per questa causa. Versare quel milione sul fondo sarebbe come versare soldi miei, perché se non ci fosse stato, quei fott… soldi sarebbero stati miei”.