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Bayern, l’azione perfetta contro il Porto: 26 passaggi per il gol di Lewandowski

La sintesi della prestazione mostruosa del Bayern Monaco nel ritorno dei quarti di Champions, sta tutta nella strepitosa azione del 3-0 firmato dal bomber polacco, in cui hanno toccato il pallone tutti e 10 i giocatori di movimento bavaresi.
A cura di Marco Beltrami
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Nel recente passato alcuni esponenti della dirigenza del Bayern Monaco avevano accusato Guardiola per il suo gioco incentrato sul proverbiale "tiki taka". Un eccesso di palleggio poco gradito a Rummenigge e non solo, e considerato non consono alle caratteristiche stutturali della squadra campione di Germania. Dopo aver ammirato la prestazione di Xabi Alonso e compagni nel 6-1 rifilato al Porto nella sfida di ritorno dei quarti di finale di Champions League però c'è solo da applaudire il gioco collettivo del Bayern che ha saputo anche sopperire alle assenze di pedine fondamentali come Robben, Alaba ecc. Ribaltato in scioltezza il clamoroso 3-1 incassato ad Oporto con una partita mostruosa che può essere sintetizzata senza dubbio nella meravigliosa azione del 3-0. Il bomber ex Borussia Dortmud ha finalizzato quella che può considerarsi senza dubbio un trama perfetta durata ben 67 secondi e costruita con 26 passaggi che hanno visto impegnati tutti e 10 i calciatori di movimento della formazione rossoblu. Il bomber della Nazionale polacca ha poi spedito il pallone in rete con un gran colpo di testa su cross al volo di Miller.

Bayern da urlo. Un'azione da vedere e rivedere fino alla noia che conferma l'abilità dei giocatori del Bayern nel mettere in pratica i dettami del gioco di Guardiola. Inoltre la rete di Lewandowski ha permesso alla formazione tedesca di conquistare il record dei gol segnati di testa nell'edizione stagionale della Champions League, ben 6. Barcellona, Real Madrid e Juventus sono dunque avvertite: il Bayern dopo aver messo in cassaforte la Bundesliga vuole tornare sul tetto d'Europa, e per farlo potrà contare anche sul recupero di alcune delle sue stelle più brillanti come Arjen Robben, capace sempre di fare la differenza.

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