Bayern-Inter 2-3, ottavi Champions 2011, le pagelle: Eto’o immenso, Pandev decisivo, Julio Cesar riabilitato
Non ci sono aggettivi per descrivere la partita dell'inter che ha espugnato l'Allianz Arena, ha ottenuto la qualificazione ai quarti di Champions League ai danni del Bayern Monaco e ha ribaltato ogni pronostico e statistica europea. Una gara epica, con il vantaggio iniziale, il doppio colpo del ko del Bayern che arriva con gol di Gomez (ennesima papera di J.Cesar) e rete di Muller, un palo clamoroso del Bayern che rischia di dilagare e la rinascita nerazzurra nel secondo tempo, con reti di Sneijder e Pandev.
Una serata così, era solamente nei sogni più reconditi di ogni interista.
Voti Inter
Julio Cesar 8 – Si meriterebbe un 3 per la cappellata in occasione del pareggio di Gomez. Ma quell'errore lo trasforma: compie almeno tre parate decisive che tengono a galla l'Inter e di fatto permettono la qualificazione. Riscattato al cento per cento.
Maicon 6,5 – Nel tripudio nerazzurro passa quasi in secondo piano una gara in difficoltà. Ribery lo batte in velocità quando vuole e in fase offensiva non è il Maicon di sempre.
Lucio 7,5 – L'unica sbavatura, sfortunata, è la maldestra deviazione sul tiro di Robben che innesca Gomez per il 2-1 del Bayern. Poi non sbaglia più nulla e nel finale sradica palloni a chiunque gli capiti di fronte.
Ranocchia 8 – Il ragazzo c'è, il cuore è grande, la classe pure. Quella deviazione sulla linea di porta a J.Cesar battuto col senno di poi è più di un gol segnato. Nella ripresa ferma tutto e tutti nella propria area e sfiora anche il gol
Chivu 7 – Sulla sinistra non spinge mai ma in fase difensiva è superlativo quando recupera la posizione e chiude i rifornimenti sulla fascia destra del Bayern. Finalmente una gara senza sbavature.
Nagatomo 7 – Gioca una manciata di minuti, troppo pochi per dargli un voto. Eppure, il ‘7' ci sta tutto: perchè quando entra lui, l'Inter segna (e anche lui mette lo zampino prima dello show di Eto'o) e perchè con il dramma Terremoto sulle spalle non è certo facile giocarsi una qualificazione in Champions.
Stankovic 7 – Senza Zanetti è lui il capitano. L'orgoglio lo mette in campo per 50 minuti e nel primo tempo sfiora anche il gol in un paio di incursioni.
Coutinho 6,5 – Entra nella ripresa per dare vita ad un attacco che dovrebbe crescere in imprevidibilità. Gira spesso a vuoto, i contrasti fisici li perde tutti o quasi, ma ha il merito di fare tanto movimento. Per parlare di classe e qualità, aspettiamo altre partite
Thiago Motta 7 – Quando il ritmo si alza e le squadre si allungano paga pegno, ma non appena l'Inter decide di costruire, i palloni passano sempre dalle sue parti.
Cambiasso 8,5 – Manca il suo gemello di campo, J.Zanetti fermato da problemi intestinali. Il Professore sale in cattedra: 90 minuti di puro fosforo, palloni recuperati e dedizione alla causa fermando l'impossibile davanti alla difesa.
Sneijder 8 – Ci mette tanta volontà: aveva detto di voler vincere il duello a distanza con Robben e ce la fa. Un gol fatto, un altro sfiorato (ribattuto da pandev a colpo sicuro). Tante giocate sulla trequarti e quando serve si defila sulla sinistra per cercare i varchi giusti.
Pandev 9 – Sarebbe l'ennesima partita da 5 in pagella: generoso ma inconcludente. Poi, a 3 minuti dalla fine è lui a scrivere una delle pagine più belle in 103 anni di storia nerazzurra.
Kharja sv – Entra nei minuti di recupero, Leonardo non lo schiera prima quasi senza motivo, ma l'Inter vince e ciò che importa è questo.
Eto'o 10 – E' incredibile come questo giocatore sia decisivo nei momenti che contano. Dopo 3 minuti porta in vantaggio i nerazzurri, all'87' difende palla inarea avversaria come fosse appena entrato e offre l'assist a pandev per il tripudio nerazzurro. In mezzo, un'immensità di giocate. Non esistono più definizioni.
Leonardo 8 – Ha il merito di trasmettere in campo la "positività" che ha profuso in conferenza stampa. E' il primo a credere nell'impresa alla vigilia, sul 2-1 sembra l'unico a crederci, sul 2-3 conferma che la sua empatia non sono solo parole.
Voti Bayern Monaco
Kraft 5,5 – Sui due gol di Sneijder e Pandev nulla può ma in occasione della rete di Eto'o si fa infilare sotto le gambe dopo soli tre minuti.
Breno 6 – In difficoltà all'inizio di partita, tiene duro a centro difesa per tutto il primo tempo. Nella ripresa, si fa infilare dalla disperazione nerazzurra.
Gustavo 5,5 – stesso discorso fatto per il suo compagno di reparto: nel secondo tempo crolla sotto i colpi di Eto'o
Van Buyten 6 – Non ha colpe per la disfatta del Bayern, il peggio arriva proprio quando lui viene sostituito
Badstuber 5 – Van Gaal lo mette nella mischia sul 2-2, ma il giovanotto dalle belle speranze dimostra di essere ancora acerbo a certe battaglie.
Lahm 7 -Tra i migliori dei suoi, il capitano. Spinge sulla destra come un 18enne e non a caso è alla sua centunesima partita consecutiva con la maglia del Bayern.
Schweinsteiger 6,5 – Non appare mai come un fenomeno, eppure in mezzo al campo davanti alla difesa è lui a dettare i tempi e a rompere il gioco avversario.
Pranjic 6 – Il lavoro oscuro dura per un'ora, poi spegne le luci e naviga a vista. Trovando scogli su scogli.
Ribery 6,5 – Il reattore dura quasi fino alla fine anche perchè Maicon non è in serata. Nel primo tempo sfiora il gol capolavoro ammazza-partita ma non lo trova. Nella ripresa doveva prendersi sulle spalle la squadra, fallendo.
Muller 7 – Ha fosforo da vendere, ottimi piedi e giocate da campione. Eppure ha fatto davvero poco a parte il gol del momentaneo vantaggio del Bayern che fa esultare l'Allianz Arena. Perchè?
Robben 7,5 – Ancora una volta il migliore. Sono suoi i due assist per Gomez: il primo sulla maldestra respinta di J.Cesar, il secondo su maldestra deviazione di Lucio. Poi cerca la gloria personale che non arriva. Quando esce, per infortunio, il Bayern si spegne e l'Inter risorge.
Altintop 5 – Sostituisce Robben ma lo fa malissimo.
Gomez 7,5 – Un cecchino, fortunato ma ha il merito di esserci. Due gol in due partite non sono un caso anche se tutte due le reti arrivano su "regali" di J.Cesar
Van Gaal 6 – Se la gode per un'ora, assapora la vendetta facendo giocare bene la sua squadra. O forse sono i suoi giocatori a giocare bene, punto e basta. Quando nella ripresa l'Inter affonda alcune ripartenze lui si alza si sgola e si arrabbia. Ma nessuno lo ascolta e alla fine il Bayern viene eliminato.