Barrios confessa: “Al debutto con lo Zenit ho messo tre maglie e due paia di guanti”
Ogni volta che un calciatore sudamericano si trasferisce in Russia la domanda è sempre la stessa: "Come si relazionerà con il clime dell'est europeo?". A questa domanda ha risposto anche il centrocampista colombiano Wílmar Barrios, centrocampista classe '93 del Boca Juniors che si è trasferisce in Russia, allo Zenit San Pietroburgo per una cifra intorno ai 15 milioni più 2 di bonus. Durante un'intervista al media russo Match con il giornalista Sergey Zimmerman, il calciatore di Cartagena ha parlato del suo adattamento al freddo clima di San Pietroburgo e di ciò che si aspetta da questa stagione in Russia dopo la prima della partita contro il PFC Sochi per la Premier League. Per l'ex calciatore del Boca Juniors l'inserimento nel gruppo del club russo è stato piuttosto semplice e forse la settimana di allenamenti in Spagna, dove ha conosciuto rapidamente tutti i ragazzi, ha aiutato molto ma le temperature rimangono un problema piuttosto evidente.
Barrios: Al debutto ho messo tre maglie e due paia di guanti
Barrio ha parlato del suo debutto con la magia dello Zenit, che si è rivelato particolarmente complicato a causa del freddo pungente di Sochi:
Abbiamo giocato con una temperatura vicina ai -5 ma i ragazzi mi avevano preparato con anticipo. Pertanto, lo stato d'animo era, per così dire, speciale. Dopo la partita i parenti che hanno visto la partita dalla Colombia continuavano a chiamarmi e chiedermi "Quanti gradi c'erano? Faceva davvero freddo?". Sono rimasti particolarmente colpiti dai tifosi dello Zenit che, nonostante la neve, erano nudi fino alla cintura. Personalmente, questo mi ha anche causato ammirazione. Ho pensato che fosse bello avere qualcosa addosso mentre loro non ne avevano affatto. Ad essere sincero, ho indossato tre maglie e due paia di guanti per mano. La verità è che mi piace di più il caldo.