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Bari: Paparesta apre una nuova era, ecco chi lo affianca

Alle 17.58 Gianluca Paparesta ha formalizzato l’impegno con il Bari dopo l’aggiudicazione del titolo all’asta. In conferenza stampa ha svelato gli accordi sottoscritti per rilevare il club.
A cura di Mirko Cafaro
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Alle 17.58 di venerdì 23 maggio, Gianluca Paparesta (ritratto nella foto pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale del club) ha formalizzato il suo impegno per l'acquisto del titolo sportivo del Bari calcio. Dopo essersi aggiudicato l'asta a colpi di rilanci, ecco il secondo e decisivo atto davanti al notaio Petrera, con il versamento dei restanti 3,8 milioni, al netto della caparra. Un'operazione che dà ufficialmente inizio a una nuova era per la storia calcistica del club, che adesso si riconoscerà nella FC Bari 1908, la prima società fondata all'indomani del fallimento dell'As Bari del 7 marzo scorso.

"La firma di oggi è motivo di grande gioia – ha detto Paparesta nella conferenza post-ufficializzazione -. Mi auguro che l'entusiasmo continui e mi impegnerò affinché questo progetto possa dare soddisfazione ai tifosi senza creare problemi o polemiche. Negli ultimi mesi ho cercato di coinvolgere diversi imprenditori anche internazionali: trovare nuova linfa non era facile e per questo bisogna dare meriti a coloro che si sono impegnati". Dopo i convenevoli, quindi, è il momento di entrare nel vivo e rispondere a quella domanda che i tifosi hanno continuato a porsi dalla chiusura dell'asta: chi c'è dietro Paparesta?

Si comincia dalle sponsorship e dagli accordi di collaborazione: "Abbiamo sottoscritto contratti di pozione per la cessione di diritti legati a progetti commerciali, progetti tele audio-visivi. I partner sono: Mp-Silva e InFront Italia. C'è un progetto serio, non sono presidente ma rappresento sinergie tra investitori e partner commerciali che possono consentire di raggiungere risultati ambiziosi". Chi attendeva una maggiore approfondimento relativo agli investitori, però, è rimasto deluso. Paparesta non si è sbilanciato: "Non è stato dato il consenso alla divulgazione dei dati di chi ha messo il denaro necessario a rilevare il titolo, ma non cambia nulla sul progetto. A proposito della squadra, per il momento tutto rimane così com’è. Non voglio toccare nessun argomento tecnico o cose che può minimamente turbare il lavoro della guida tecnica. L'azionariato popolare? Non lo escludo".

Insomma l'ex arbitro, per il momento, si fa garante e deus ex machina di tutta l'operazione e a meno di clamorosi dietro-front, i tifosi dovranno tenersi la curiosità e dare fiducia all'uomo che ha permesso al club di risollevarsi nel momento più buio della sua storia ultra-centenaria.

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