Bari-Inter 0-3, serie A: i nerazzurri calano il tris
Non è stato di certo un bel primo tempo: l'Inter è partita in sordina forse complice il fatto di poter gestire un risultato a fronte dei pareggi di Milan e Roma e ai capitomboli della Juventus e del Napoli. Il Bari invece ha il merito di crederci subito e Almiron scalda i guanti ad un Julio Cesar che sembra essere ritornato il portiere decisivo di qualche mese fa. Poi, ci pensa Okaka a impensierire la retroguardia nerazzurra spesso aiutata dai centrocampisti. Le tre punte contemporanee in campo non danno segnali di pericolo: Eto'o circola come spesso gli accade al largo sulla sinistra, Milito evanescente, Pazzini bravo a cercare spazi. E allora, il più pericoloso diventa Maicon.
Nella ripresa il copione non cambia ma è Leonardo a cambiare l'Inter. Mentre il Bari continua la propria partita di coraggio e voglia di vincere, a trovare il pertugio giusto è proprio la squadra nerazzurra che sblocca il risultato con Kharja, tra i migliori. E' un fuoco di paglia, i ritmi dei Campioni d'Italia restano gli stessi e pian piano è proprio il Bari a prendere in mano le redini della gara. Anche perchè l'Inter meriterebbe di restare in 10 per il pugno rifilato da Chivu a Rossi.
Nel finale succede l'incredibile: il Bari si porta in avanti, la difesa nerazzurra trema in più occasioni con i pugliesi che sfiorano il pareggio e che subiscono invece un uno-due micidiale nei minuti di recupero con il contropiede di Pazzini e la rete di Sneijder. Una punizione troppo pesante per la squadra di Ventura uscita tra gli applausi del proprio pubblico.