Barcellona, Xavi e la maledizione del 5 gennaio (video)

C'è una faccia triste nel Barcellona che ha "stritolato" l'Elche e si appresta a sfidare, nello scontro diretto, l'Atletico Madrid di Simeone, prossimo avversario in Champions League del Milan. Vaglielo a spiegare a Xavi che "non è da un calcio di rigore che si giudica un calciatore", dopo che il fenomeno blaugrana ha clamorosamente fallito l'occasione dal dischetto. Per lui, da sempre considerato come uno dei migliori specialisti dagli undici metri, il dispiacere di un rigore fallito nello stesso giorno del suo unico precedente negativo: il 5 gennaio del 2003, quando sbagliò contro il Recreativo. Chiamato in patria "El señor de los títulos", grazie ai ventidue titoli conquistati tra club e nazionale, e legato praticamente a vita al club catalano, dopo il rinnovo firmato fino al 2016 e una clausola rescissoria di 80 milioni di euro, Xavi Hernandez rimane uno dei giocatori più forti al mondo nel suo ruolo e l'esempio più significativo del brillante lavoro della "cantera" del Barcellona che, in tutti questi anni, ha saputo costruire e sgrezzare decine di talenti.