Barcellona, Suarez e la clausola anti-morso
Una clausola anti-recidiva. Così hanno ribattezzato i giornali spagnoli la cosiddetta postilla anti-morso inserita (anche se non ci sono ancora conferme al riguardo) nel contratto che vincola per cinque anni Luis Suarez col Barcellona: una forma di tutela che il club catalano ha voluto inserire nell'accordo con il calciatore costato circa 80 milioni di euro (il quarto affare più costoso di sempre). Cosa comporta il codicillo che compare tra i paragrafi della documentazione? Una riduzione dei compensi nel caso in cui il ‘pistolero' dovesse perdere di nuovo il controllo e finire sotto squalifica, causando così un danno alla società e alla squadra. Insomma, l'attaccante uruguagio pagherà di persona penalità economiche che i catalani gli infliggeranno (come da accordo sancito) se si renderà protagonista di altri morsi come accaduto al Mondiale in Brasile per l'aggressione a Chiellini, durante la partita con l'Italia. Per quell'episodio l'ex punta del Liverpool è stata castigata duramente dalla Fifa con un lungo periodo di stop sia a livello di nazionale (9 partite) sia a livello di squadra (4 mesi, non potrà tornare in campo prima di ottobre), oltre a una serie di restrizioni inflitte a corredo della sanzione sportiva. La Federazione Internazionale ha già respinto il primo ricorso presentato dalla federcalcio uruguagia, adesso tutte le speranze riduzione di parte della squalifica sono legate alla decisione del Tas di Losanna.
La clausola anti-morso e il caso Stoichkov
Supercoppa di Spagna, 1990. Il Barcellona affronta il Real Madrid al Camp Nou, a dirigere il match c'è l'arbitro Urizar. Hristo Stoichkov, stella bulgara dei blaugrana, subisce un fallo durissimo e protesta con l'arbitro. Dalla panchina si alza anche l'allora allenatore dei catalani, Johan Cruijff, e viene espulso. Gli animi si accendono e Stoichkov perde la testa: arriva faccia a faccia col direttore di gara, i compagni di squadra provano a tenerlo lontano ma lui rifila un pestone all'arbitro. Un calcione che gli costerà ben sei mesi di squalifica