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Barcellona, smentito il rifiuto di Messi: “E’ una notizia falsa”

Dopo l’indiscrezione di alcune ore fa, fonti vicine all’argentino hanno di fatto sgombrato il campo da eventuali equivoci: Leo Messi non avrebbe mai detto di non voler rinnovare prima del 2018. Il Barcellona si sente tranquillo e a dicembre potrebbero partire le trattative per il prolungamento del contratto.
A cura di Alberto Pucci
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Mentre a Madrid godono della firma di Cristiano Ronaldo, a Barcellona l'autografo di Leo Messi tarda ad arrivare. Ad aggiungere ulteriore ansia ai tifosi blaugrana, ci ha pensato nelle scorse ore "Marca" che ha descritto il contatto nel luglio scorso tra il giocatore e la dirigenza catalana e pubblicato la presunta scelta di Messi di non rinnovare con il Barcellona prima della scadenza naturale del suo accordo: ovvero il 2018. Secondo il quotidiano spagnolo, la "Pulce" non avrebbe dunque intenzione di prendere una decisione sul suo futuro prima di quella data, mettendo in questo modo il Barça in condizioni di poter anche perdere a parametro zero l'attuale Pallone d'Oro. Una notizia che ha ovviamente mandato in tilt il mondo blaugrana, allarmato gli stessi dirigenti spagnoli e alimentato i sogni di chi vorrebbe strappare l'argentino al Barcellona.

Il presidente Bartomeu pronto a convincere Messi

Com'era prevedibile, la smentita dell'indiscrezioni rilanciata da "Marca" è arrivata a stretto giro di posta e dalla bocca di chi frequenta da vicino il giocatore: "E' una notizia falsa, non è vero che Leo Messi non vuole rinnovare". A fare da contraltare alla notizia di "Marca", è arrivato il "Mundo Deportivo" che ha scritto di quanto il Barcellona si senta invece tranquillo e della strategia che il presidente Josep Maria Bartomeu avrebbe in testa per convincere il capitano argentino. La società sarebbe infatti disposta a ritoccare l'ingaggio (attualmente di 21 milioni di euro netti a stagione più bonus), allungare il contratto fino a fine carriera, garantire a Messi la costruzione di una squadra che possa continuare a lottare su tutti i fronti e vincere in Spagna e in Europa e, soprattutto, garantire al giocatore un maggior supporto per le questioni extracalcistiche come, ad esempio, la condanna per lui e per il padre: accusati dallo stato spagnolo di frode fiscale

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