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Barcellona, Coutinho libera la maglia numero 7: una regola vieta a Griezmann di prenderla

Dopo la cessione del brasiliano al Bayern Monaco, l’attaccante francese era convinto di poter cambiare numero ma è stato subito bloccato dalla federazione. Una regola imposta dalla ‘Royal Football Federation’, vieta infatti ai calciatori di cambiare numero di maglia dopo aver già giocato una partita ufficiale.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo cinque stagione all'Atletico Madrid, Antoine Griezmann ha ufficialmente cominciato la sua avventura in Spagna con la maglia del Barcellona. L'attaccante francese è infatti sceso in campo nella prima giornata della Liga spagnola, in occasione della sfida poi versa dai blaugrana contro l'Athletic Bilbao, con un nuovo numero sulle spalle. Non potendo scegliere il suo preferito (il 7), poiché era fino a qualche ora fa sulla maglia di Coutinho, l'ex Colchonero avevo infatti optato per il 17.

Con la cessione del brasiliano al Bayern Monaco, Griezmann era convinto di poter cambiare numero e di tornare a quello che gli aveva regalato tante soddisfazioni durante la sua esperienza in Spagna. Un obiettivo che si è però rivelato impossibile da raggiungere, a causa della regola imposta dalla ‘Royal Football Federation' che vieta di cambiare dopo aver già giocato una partita ufficiale.

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Il primo passo falso

Il nuovo numero di maglia non gli ha così portato fortuna al debutto ufficiale nella Liga. Griezmann è infatti apparso ancora fuori dagli schemi di gioco della formazione di Ernesto Valverde, e ha finito per uscire dal campo anche lui a testa bassa dopo lo straordinario gol di Aduriz che ha regalato ai baschi la prima vittoria in campionato, e costretto i catalani a cominciare il torneo con uno stop inatteso.

Atteso dall'esordio con il Barcellona anche in Europa, il campione del mondo tiene molto al campionato spagnolo e lo ha confermato pochi giorni fa durante un'intervista: "Tutti parlano della Champions League e di tornare a vincerla perché è da un po' che non si alza il trofeo – ha spiegato ai microfoni di ‘Sport' – Però anche la Liga è davvero complicata e difficile da vincere. Io gioco a calcio da quando avevo 18 anni e non ne ho ancora vinta una. Certo, la Champions League è un trofeo speciale ed è chiaro che tutti i top club vogliono vincerla".

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