Barcellona, ancora guai per Dembélé: citato in giudizio per non aver pagato l’affitto
L'avventura in Spagna di Ousmane Dembélé non sta procedendo nel migliore dei modi. L'attaccante francese continua a faticare nel ritagliarsi uno spazio importante nelle gerarchie di Ernesto Valverde: un problema che ha nuovamente alimentato le indiscrezioni su un suo possibile trasferimento a gennaio. Fresco di punizione per aver saltato un paio di allenamenti, l'ex stella del Borussia è stato anche raggiunto da una citazione in giudizio dal suo vecchio proprietario di casa.
Come riportato dal tedesco "Bild", che ha anche pubblicato alcune foto dell'appartamento nel quale viveva a Dortmund, Dembélé sarebbe stato denunciato dall'ex affittuario per non aver pagato l'affitto e per aver consegnato in disordine e in condizioni pietose l'immobile, con spazzatura e vestiti lasciati sui pavimenti. Al giocatore del Barcellona sarebbe stato chiesto un risarcimento di 5.000 euro per il "disturbo" e le mensilità non pagate dell'affitto per un ammontare di 15.000 euro.
Lo strappo con lo spogliatoio
In difficoltà con l'allenatore blaugrana, che non lo ha convocato per la recente partita di campionato contro il Betis, il talento transalpino continua dunque ad essere un corpo estraneo nello spogliatoio dei catalani. Lo strappo, secondo il "Mundo Deportivo", non sarebbe soltanto con Valverde ma anche con i compagni. Come riferito dal popolare quotidiano spagnolo, molti senatori della squadra non gradirebbero infatti i comportamenti dell’attaccante francese.
Nonostante un contratto fino al 2022, il futuro di Ousmane Dembélé è quindi un grande punto interrogativo e non è detto che possa essere ancora in Spagna. Sbarcato a Barcellona per la cifra di 105 milioni di euro più bonus, il giocatore potrebbe infatti finire sul mercato già a gennaio se ci saranno offerte vicine all'investimento fatto dalla dirigenza catalana nell'agosto del 2017.