Barcellona, Abidal nuovo direttore tecnico se Laporta sarà eletto presidente

Si accende la corsa alla presidenza del Barcellona. E come di consueto, iniziano le consuete "promesse" elettorali da parte dei candidati. Particolarmente "agguerrito" l'ex-presidente Joan Laporta, che dopo settimane di indiscrezioni ha ammesso a metà giugno la sua discesa in campo per riprendersi la poltrona del Barcellona, già occupata tra il 2003 ed il 2010, periodo che era coinciso con la "rinascita" del Barcellona e la scoperta di Leo Messi: dodici i trofei vinti in sette anni dal Barcellona sotto la presidente di Laporta, vale a dire quattro campionati, una coppa del Re, tre supercoppe spagnole, due Champions League, una supercoppa europea ed un mondiale per club.

Una sua vittoria alle prossime elezioni, che si terranno il 18 luglio al Camp Nou di Barcellona, vorrebbe dire anche il ritorno di Eric Abidal. Non più come calciatore, ma come direttore tecnico dei blaugrana. "Per me sarebbe un'ennesima sfida", ha spiegato il francese, "ma sono pronto. Sono molto emozionato, perché per me il Barcellona è più di un club ed ho sempre desiderato voler continuare a lavorare qui". Abidal, arrivato nel 2007 per quindici milioni di euro dall'Olympique Lione, ha giocato sei anni nel Barcellona (tra il 2007 ed il 2013), staccando 193 presenze e segnando due reti, contribuendo in maniera decisiva a vincere diversi trofei. Senza dimenticare i suoi tantissimi problemi di salute, iniziati il 15 marzo del 2011 quando gli venne diagnosticato un tumore al fegato, che tra l'operazione immediata ed il successivo trapianto di fegato sembrava essere destinato ad interrompere la sua carriera agonistica. E che invece si è rimesso sempre in gioco, fino a tornare in campo con il Barcellona prima e con il Monaco e l'Olympiakos dopo. E che da luglio potrebbe tornare in forza al Barcellona, seppure come direttore sportivo.