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Barça: 30 milioni per Handanovic e l’Inter studia le alternative

L’interesse per il portiere al momento è solo un’ipotesi ma il Barcellona sta cercando un nuovo numero uno e il numero 1 dell’Inter è di primissimo livello. I nerazzurri potrebbero così cedere alla corte azulgrana per tre motivi: nuovi soldi, puntare a Sanchez e richiamare il giovane Bardi.
A cura di Alessio Pediglieri
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samir handanovic

Non era di certo una priorità, anzi. Il ruolo del portiere all'Inter era tranquillamente in mano a Samir Handanovic. Fino a qualche ora fa, ossia da quando dalla Spagna è rimbalzata la notizia che il Barcellona starebbe preparando un'offerta irrinunciabile a Moratti per il fortissimo n.1 nerazzurro. Tanto da dover rimettere in gioco i piani di mercato, rivalutare alcune scelte, pensarne delle altre e rimescolare le carte. Ma la sensazione è che se il club catalano formalizzasse la proposta di circa 30 milioni, ad Appiano sarebbero disposti ad accettare l'offerta. Dopotutto Samir Handanovic è davvero un top-player. Di quelli che non si fanno notare durante la settimana o nelle trattative di mercato invernali ed estive, ma con lui in porta, ogni squadra sente la differenza. In positivo. L'Inter di Stramaccioni falcidiata dagli infortuni e dalle polemiche ne sa ben qualcosa anche perchè proprio ad Handanovic deve essere totalmente grata se non ha perso più punti di quanti abbia già fatto. Parate strepitose sia in Europa che in Coppa Italia, per non parlare del campionato. Tanto che ha fatto dimenticare immediatamente un'altra icona nerazzurra difficilissima da sostituire: Julio Cesar che in nerazzurro, tra i pali, aveva vinto tutto ciò che c'era di vincere. E non c'è da meravigliarsi che oggi Handanovic sia sul mercato e sia stato inserito in una richiesta proveniente dall'estero. La scorsa estate, l'Inter era stata brava a chiudere in un lampo la trattativa con i Pozzo e portarlo ad Appiano. Toccata e fuga vincente, per una cifra attorno ai 15 milioni. Che oggi potrebbe essere raddoppiata vista l'offerta catalana.

Ma perchè l'Inter dovrebbe privarsi di uno dei suoi migliori giocatori andando ad intaccare una delle poche cose positive di questa stagione maledetta? Ecco tre buoni motivi per accettare.

Soldi freschi – Bene che vada, l'Inter andrà in Europa League. Nessuna Champions, nessun sogno di gloria, nessuno splendido progetto alle porte. Male che vada il prossimo anno ci sarà solamente il campionato e la Coppa Italia. Un po' pochino per potersi mettere in mostra e nessuna entrata economica per il club. Due problemi che potrebbero essere risolti dall'offerta azulgrana. Se è vero che sul piatto ci sono 30 milioni di euro per l'Inter quei soldi significherebbero un'entrata insperata, una cifra vicinissima a quella che sarebbe arrivata con la qualificazione in Champions. Una vera e propria boccata d'ossigeno per una società ancora fortemente in ritardo sul piano del Fair Play dell'Uefa (l'Inter chiuderà il bilancio in rosso ancora di 60 milioni). La cessione di Handanovic sarebbe così la classica fava che soddisfa due piccioni. Il club nerazzurro troverebbe nuova liquidità, il portiere avrebbe una chance che capita poche volte nella vita. Tutti contenti? Sì.

Alexi Sanchez – Al di là dei semplici aspetti economici, la volontà di trattare Handanovic con il Barcellona potrebbe portare con sè anche un altro aspetto non secondario. L'Inter è da tempo (ancora quando era in Friuli) sulle tracce di Alexis Sanchez. Già l'estate scorsa, il Ninho Maravilla era stato vicinissimo al club di Moratti tanto che sembrava essere ai dettagli prima dell'offerta monstre del Barcellona che scippò il cileno all'Italia portandolo in Liga. Un piccolo grande chock per l'ambiente nerazzurro che già aveva tutto pronto per il piccolo talento cresciuto alla corte dell'Udinese. Oggi, quell'affare potrebbe andare in porto con un anno di distanza ma con soddisfazione da tutte le parti in causa. Il Barça si libererebbe di un giocatore mai integratosi nel gruppo dei ‘marziani'; l'Inter vedrebbe concretizzarsi l'arrivo di un giocatore graditissimo al progetto Stramaccioni; si eviterebbe di dissanguare ancora una volta le casse della società. Così, Handanovic potrebbe essere un sacrificio giustificato per una causa superiore, quella di rinforzare la squadra dalla cintola in su.

Bardi e Agazzi – La tradizione tra i pali è un punto di forza da sempre in casa nerazzurra. I problemi stanno altrove. Da Ivano Bordon a Walter Zenga, da Gianluca Pagliuca a Angelo Peruzzi, per arrivare a Julio Cesar e Samir Handanovic, l'Inter non ha mai avuto grandi problemi nel trovare grandi campioni in porta. E anche con la partenza anzitempo del campione sloveno, i pali interisti non rimarrebbero senza un valido padrone. Che nel caso specifico ha già un nome Francesco Bardi. Classe 1992, è attualmente il titolare n.1 a Novara, in prestito, e inserito stabilmente nella Under21 di Deins Mangia. Un portiere che l'Inter ha cresciuto da giovanissimo e dal quale non si è voluto mai staccare. Oggi tornerebbe utilissimo: sarebbe una soluzione interna a costo zero e sposerebbe quella linea giovane pretesa dalla società e dal tecnico. La mancanza di esperienza verrebbe colmata dalla prossima stagione priva di appuntamenti europei di prima fascia. Senza dimenticare che in prima squadra c'è sempre il giovane Belec e l'esperto Carrizo, mentre si aspettano i risultati della riabilitazione di un'altra chioccia, Castellazzi, infortunatosi alla spalla. E se Bardi fosse considerato troppo acerbo, la seconda opzione sarebbe   Michael Agazzi, portiere del Cagliari, classe '84, considerato tra i più bravi giovani portieri di scuola italiana. Dalla sua – Cellino a parte – avrebbe età ed esperienza con le oltre 100 presenze in serie A con la maglia del club sardo.

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