Balotelli, patente ritirata per eccesso di velocità

Patente ritirata perché sorpreso al volante della propria auto – questa volta una Lamborghini – a 109 km/h rispetto al limite previsto di 50 km/h. Eccola, puntuale, la prima ‘balotellata'. I bookmakers quasi ci avrebbero scommesso e così il piede pigiato un po' troppo sull'acceleratore costringerà l'attaccante del Milan a lasciare la macchina in garage per i prossimi mesi. Eccesso di velocità e documenti sequestrati, null'altro hanno potuto fare gli agenti della Polizia locale di Brescia dinanzi alla palese infrazione commessa. La notizia, rilanciata dal Giornale di Brescia, racconta dell'episodio accaduto la scorsa settimana quando Balotelli – mentre faceva ritorno a casa – venne fermato da un posto di blocco nei pressi della sua abitazione nella cittadina lombarda (zona stadio Rigamonti). A mettere nei guai l'ex Liverpool è stata la cellula laser dell'autovelox, che ne ha rilevato la velocità superiore al regime consentito in via Branze.
Che beffa, sembra quasi che il ‘diavolo' ci metta la coda apposta… che quasi la malasorte si diverta a perseguitare Balotelli, già blindato dal codice di comportamento che la società gli ha imposto: appena sbaglia, subito viene beccato. E così la bella vettura fiammante che fa parte della sua ‘collezione' di auto sportive almeno per un po' resterà a motore spento, nell'attesa che dalla Prefettura stabiliscano la sanzione definitiva: un'ammenda compresa tra i 531 e i 3mila euro, la decurtazione tra i 6 e i 10 punti e la sospensione della patente fino a un anno). Una leggerezza che, però, non inficia la condotta del calciatore la cui reazione alla contravvenzione da parte degli agenti è stata diversa dal solito, più matura e responsabile. Al punto che il Milan ha deciso di non prendere provvedimenti nei suoi confronti. Nell'esposizione dei fatti del Giornale di Brescia viene anche raccontato come l'ex attaccante della Nazionale non abbia mostrato segni d'impazienza ma accettato – con calma e senza protestare – la multa che gli era stata elevata. "Mi dispiace, non mi sono accorto a quanto stavo viaggiando", avrebbe ammesso Balotelli a giustificazione dell'infrazione commessa.