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Balotelli is back: SuperMario ritorna ad essere decisivo col Liverpool (foto/video)

Dopo 4 mesi di digiuno torna al gol, il terzo stagionale e il primo in Premier ma decisivo per battere il Tottenham. La ‘cura’ Rodgers tra esclusioni, panchine e tribune sembra funzionare. Intanto, SuperMario riconquista Anfield. E twitta: “Questo sorriso è per tutti coloro che hanno sempre creduto in me e mi sostengono”.
A cura di Alessio Pediglieri
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"Questo sorriso è per tutti coloro che hanno creduto in me e continuano a sostenermi. Grazie". Il tweet dell'ex milanista è la ciliegina sulla torta di una serata perfetta. Liverpool esulta e si esalta per Mario Balotelli. Per molti è stato un evento atteso da inizio stagione mentre per altri sarà sembrato quasi inverosimile: il giocatore maggiormente contestato e criticato è risultato quello decisivo nella delicatissima sfida al Tottenham stravinta dai reds non solo per uno spettacolare 3-2 gestito sempre dalla squadra di Rodgers quanto per la mole di gioco e di occasioni prodotte che hanno annichilito gli Spurs di Pochettino. C'è voluto però SuperMario perché i rossi di Liverpool strappassero nei minuti finali una vittoria fondamentale per la classifica e per il morale con l Zona Europa sempre più vicina. Ma ciò che importa, per un sera, oltre al successo è il ritorno al gol da parte di Balotelli che in Premier non aveva ancora segnato e ha dovuto attendere 25 giornate per rompere il digiuno. Un po' troppe per uno abituato ai gol come lui ma anche un segnale che forse qualcosa è cambiato e la ‘cura' Rodgers sta funzionando.

Anfield prima fischi poi è tutta per lui. Lui, dopo il gol non ha esultato. E' stato coperto dall'abbraccio dei propri compagni, ha fatto esplodere Anfield che ha tremato sotto l'effetto di quel 3-2 che ha fermato un tabellino di una partita che è stata uno spot per il calcio con 5 gol due pali e tantissime occasioni da gol. Merito di entrambe le squadre che si sono affrontate a viso aperto e dato puro spettacolo. L'unico però a non sembrare divertito è stato proprio SuperMario che quando è entrato al 75′ al posto di un generoso quanto straordinario Sturridge ha ricevuto qualche malumore di troppo dalle tribune. Che poi ha saputo trasformare in esultanza, senza però festeggiare. Perché in quel primo gol di Premier c'è un po' tutto Balotelli: rabbia, voglia di ritornare ad essere decisivo, un calcio (violento e preciso) a polemiche ed illazioni.

Dalla tribuna al gol. Forse è il momento della svolta per lui. Osannato come il salvatore della patria a giugno, condannato a primo imputato della crisi dei reds, sul banco dei condannati all'esilio nel mercato di gennaio, c'è voluta tutta l'esperienza e la pazienza di Rodgers per cercare di recuperare il giocatore e provare a credere che fosse sempre il campione di prima. Anche con la linea dura, fatta di esclusioni, tribuna e panchina. Non a caso anche contro gli Spurs, Balotelli si è fatto un'ora e un quarto di tuta per entrare nello spezzone finale di gara, sbloccandosi in campionato dopo aver già segnato in Champions League.

800 minuti di silenzio. E anche se i gol sono davvero pochi, c'è una costante nella capacità di andare a segno da parte dell'ex rossonero: i minuti finali. È la terza rete stagionale che sigla avendo segnato già in Champions nel 2-1 al Ludogorets nella prima giornata dei gironi, e in Coppa di Lega contro lo Swansea, lo scorso 28 ottobre. Poi il silenzio, l'involuzione, la crisi, le pnchine e anche le tribune. Tre mesi e mezzo di anonimato fino a questa sera. Con un costante: i suoi gol sono arrivati tutti a Liverpool, tutti tra l'80' e il 90′, zona Cesarini. In attesa di poter scendere in campo per 90 minuti e dimostrare anche  una volta di essere tornato Super.

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