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Balotelli, Il procuratore Raiola parla della Federazione calcio come di vergogna d’Italia

Il procuratore di Balotelli Mino Raiola, esplode contro gli alti vertici federali e contro le nuove norme sugli extracomunitari, pronunciando parole davvero pesanti.
A cura di Marco Beltrami
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Parole al vetriolo che minacciano di sollevare un polverone, quelle pronunciate da Mino Raiola, "focoso" procuratore di giocatori come Balotelli, Ibrahimovic e nel passato anche di Pavel  Nedved.

Presentatosi in Lega Calcio, il pirotecnico agente ha letteralmente sparato a zero contro la Federazione, il Presidente federale Abete e contro la norma sul numero degli extracomunitari."Io parlo solo se Abete, Campana e Grosso si dimettono. Quando faccio io delle dichiarazioni importanti sul calcio italiano, nessuno le prende in considerazione. Abete si deve dimettere, hanno fatto un danno enorme al calcio italiano. Hanno preso una misura vergognosa, contro tutti i miei valori umani. Ho parlato con Balotelli e altri giocatori che quest'anno non si iscriveranno all'Aic, ma il fatto che loro non si iscrivano sembra meno importante di altre notizie". Insomma parole pesantissime, quelle di Raiola che sicuramente andrà incontro a sanzioni e che appare sconcertato dalla nuova norma della Federazione che ai suoi occhi appare come un inutile atto dimostrativo della non passività del massimo organo del calcio italiano di fronte alla crisi del nostro "pallone".

Il procuratore poi rincara la dose: "Sono una vergogna, devono togliersi dalla Fifa. Voglio vedere come guarderanno in faccia i rappresentanti del Brasile e dell'Africa quando gli diranno noi abbiamo votato e abbiamo proposto di togliere un posto da extracomunitario in Italia. Son gente vergognosa. In Lega si discute di questo? Lo spero, a ogni presidente che mi aiuta in questa causa posso fargli uno sconto sulla procura del prossimo anno". Addirittura Raiola lega il futuro di Balotelli nell'Inter a quello di Abete dichiarando che SuperMario "Se si dimette Abete, forse rimane in Italia".

 Marco Beltrami

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