Balotelli fa ricorso contro Equitalia per non pagare le multe

Difetto di notifica. E' questa l'eccezione sollevata da Mario Balotelli – come riporta Il Giorno – che ha impugnato la cartella esattoriale di 672 euro, presentando ricorso a Equitalia e giudice civile, pervenutagli come cumulo delle ammende per eccesso di velocità risalenti al periodo compreso tra il 29 settembre 2011 e il 15 aprile 2013. Contravvenzioni ricevute durante gli anni trascorsi a Manchester (quando indossava la casacca del City) e a Milano (ai tempi dell'esperienza rossonera). Su cosa fa leva il ricorso dell'attaccante? Secondo la tesi presentata dal calciatore né lui e nemmeno un familiare a lui vicino avrebbero ritirato gli atti giudiziari, come invece dispone la legge. Chi li avrebbe presi? Un collaboratore domestico, motivo per il quale l'ex del Liverpool ha scelto di contestare la sanzione. Sanzione che arriva, ironia della sorte, dopo il ritiro della patente per eccesso di velocità avvenuto a settembre scorso, quando Balotelli venne fermato a Brescia mentre percorreva una strada non molto distante dalla propria abitazione. Le notifiche sarebbero state recapitate presso la casa dei genitori a Concesio, laddove il giocatore aveva il domicilio fiscale anche se, nel primo periodo al Milan, viveva a Limido Comasco. E proprio in provincia di Como sarebbero stati rilevati due dei tre eccessi di velocità che erano stati contestati al giocatore.
Balotelli sotto i ferri per guarire dalla pubalgia
Non è un buon momento per il calciatore che in Italia era arrivato con il chiaro intento di riscattarsi dopo l'esperienza poco felice a Liverpool. In Inghilterra era tornato dopo aver fallito proprio a Milano eppure nel giro di pochi mesi s'è trovato a fare il percorso a ritroso. Dopo qualche timida e positiva apparizione, è finito dietro le quinte complici le condizioni fisiche che lo hanno condotto a operarsi per guarire del tutto da problemi di carattere muscolare (pubalgia).