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Balotelli difende Messi e Cr7: “I più forti del mondo, stupido criticarli”. Ma ha ragione?

Un lungo post di SuperMario a favore di Messi e Ronaldo, i grandi esclusi dalla Champions, oggetto di feroci polemiche. Ma chi punta il dito non critica le qualità dei due fenomeni assoluti del calcio moderno. La questione è più complessa e l’eco delle frasi di Cruijff e Adani risuona forte.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una finale di Champions League senza Lionel Messi e  Cristiano Ronaldo. A Madrid non ci sarà nessuno dei due giocatori al momento considerati i migliori al mondo. L'ultimo ad alzare bandiera bianca è stata la Pulga argentina, martedì sera contro il Liverpool che ha ribaltato il 3-0 del Camp Nou e battuto i catalani 4-0 ad Anfield. Per Cr7 l'addio era già arrivato ai quarti contro l'Ajax, che aveva sconfitto la Juventus.

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Una doppia sentenza che ha del clamoroso ma che apre anche il dibattito sull'effettiva incidenza dei fuoriclasse nelle partite che contano. Concesso che in un campionato, con un obiettivo a lungo termine fanno ancora la differenza, il dilemma nasce nelle gare secche o con andata e ritorno laddove non ci si può permettere il minimo errore o distrazione. Come è capitato contro il Liverpool e, prima ancora con l'Ajax.

Il Balotelli-pensiero

Tra coloro che però non mettono in discussione il valore dei due fuoriclasse c'è certamente Mario Balotelli. Il centravanti italiano oggi al Marsiglia in Ligue1, ha voluto pubblicare un lungo post sul suo profilo ufficiale Instagram in cui ha espresso il proprio pensiero: solo chiacchiere criticare Messi o Ronaldo e giudicarli per una partita sbagliata o giocata sotto le aspettative.

Messi rimane un giocatore non di questo pianeta, malgrado la brutta e difficilissima partita di questa sera. Ronaldo rimane il giocatore di questo pianeta malgrado non aver giocato la semifinale… Il resto sono solo chiacchiere insensate e cattiverie. Non si può prendere in giro o dire cattiverie contro questi due per una partita giocata male o una qualificazione mancata o una sconfitta… sarebbe da pazzi

L'eco di Cruijff e il ‘mucchio di soldi'

Difficile dare contro a SuperMario che esprime ciò che tutti hanno sempre sostenuto e ribadito. Ma il concetto è pur sempre fronte di discussione. Non sono le qualità, i trofei, la tecnica e i giocatori in sè a essere finiti sotto la lente di ingrandimento. Tutto ciò è insindacabile e appurato dalle rispettive carriere. Il tema su cui riflettere, evidentemente è ciò che disse Cruijff all'indomani di Juventus-Ajax in Champions: "Non ho mai visto un mucchio di soldi fare gol".

Le parole di Adani e il Chievo

Il campo (e la realtà) dicono che l'ex campione olandese ha ragione. La Juventus ha comprato Cristiano Ronaldo "non per vincere col Chievo" ma per imporsi in Europa. Risultato? Eliminazione ai quarti. Il Barcellona si è tenuto Messi per trionfare in Spagna e in Coppa. Risultato? Esclusione in semifinale. Dunque, la risposta diventa semplice e lapalissiana: meglio costruire un gruppo di campioni e buoni giocatori piuttosto che impostare tutto attorno ad un fuoriclasse assoluto. Pronti ad essere smentiti dall'ennesima prodezza di Messi e da un gol-spettacolo di Cr7.

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