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Balotelli a Kean: “Aspettami che arrivo”. Ma l’impressione è che il suo tempo sia scaduto

Botta e risposta social tra Mario Balotelli e Moise Kean, dopo il debutto dell’attaccante 18enne in Azzurro contro gli Usa. La punta della Juventus ha ringraziato l’ex rossonero per i complimenti ma ha marcato la distanza: “Mi paragonano a lui ma siamo diversi. In cosa? Magari lui ha altri modi di fare rispetto al mio”. Con tanti saluti a Mario.
A cura di Maurizio De Santis
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Mario Balotelli proprio non ce la fa a stare lontano dalla Nazionale. Roberto Mancini gli ha concesso l'ennesima opportunità della carriera, vincendo anche il pregiudizio che c'è nei suoi confronti: lo ha convocato, lo ha lanciato nella mischia, gli ha chiesto di fare il suo mestiere di attaccante (che dalle nostre parti un po' mancano) e di buttarla dentro, di essere dentro alla partita – come si dice in gergo – anche con la testa ma a lui è riuscito poco o nulla di tutto questo. E così s'è tornato a parlare più di lui quale calciatore fuori forma e vicino ai 100 kg che delle prodezze balistiche e tecniche (ah… com'è lontano Euro 2012) mostrate in passato e poi smarrite per strada.

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"Aspettami che arrivo", dice Mario a Moise Kean. A differenza sua ha giocato in Azzurro nonostante con la maglia della Juventus non sia andato in campo nemmeno per un minuto in campionato e abbia fatto una comparsa in Champions contro lo Young Boys. Diciotto anni compiuti a febbraio scorso, la punta nata a Vercelli e cresciuta nel settore giovanile bianconero ha già battuto un ‘piccolo' record: è il primo millennial a debuttare con la divisa della Nazionale. ‘Mancio', però, ha fiducia nel ragazzo che in Serie A ha collezionato 22 presenze e segnato 5 gol (4 con il Verona, nell'anno del prestito agli scaligeri, 1 con la Juventus) e per caratteristiche fisiche/tecniche/tattiche è stato definito un ‘Balotelli 2.0'.

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Cosa significa? A meno che non torni su grandi livelli, difficilmente ci sarà ancora spazio in Azzurro per un calciatore che a 28 anni e senza concorrenza (non c'è stato finora un giocatore che avesse il suo identikit) ha bruciato sé stesso. Più facile, invece, che il futuro sia stato già definito dal ct e quel futuro è Kean che nel post partita ha sì ricambiato i complimenti a Balotelli ma ha chiarito quali siano le differenze con l'attaccante del Nizza. "La maglia azzurra è dare il cuore, sono orgoglioso di indossarla – ha ammesso Kean -. Raffronto con Balotelli? Io sono completamente diverso e non capisco perché mi paragonano a lui. In cosa siamo diversi? Magari lui ha altri modi di fare rispetto al mio". Con tanti saluti a Mario.

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