Attentato di Manchester, anche la famiglia di Pep Guardiola era al concerto
L'attentato di Manchester ha sconvolto nuovamente il mondo che si è stretto in cordoglio nel ricordo delle giovani vittime, a familiari e parenti. Anche lo sport ha fatto la sua parte, con tantissime dimostrazioni di sostegno e affetto, visto che nel recente passato anche le manifestazioni sportive sono state teatro del terrorismo e della sua follia. Al concerto di Manchester dove si era esibita la giovane stella Ariana Grande, c'era anche la famiglia di Pep Guardiola, l'allenatore del Manchester City. Attimi di puro terrore e panico, poi la lieta novella: stanno tutti bene.
La famiglia Guardiola – Il mondo dello sport si sta stringendo in queste ore intorno a Manchester, dopo il terribile attentato di ieri sera da parte di un kamikaze che si è fatto esplodere tra la folla al termine di un concerto per teenagers. Il "Mundo Deportivo" ha raccontato come al concerto di Ariana Grande fossero presenti anche la moglie di Pep Guardiola, Cristina Serra, e le due figlie della coppia, Valentina e Maria. Tutta la famiglia al completo, che ha vissuto la terrificante esperienza, senza essere state ferite. Stanno bene anche se sono chiaramente ancora sotto shock per i momenti di terrore vissuti, come tutte le persone che erano presenti al concerto.
Il dolore dello United e del City – Le due società calcistiche di Manchester si sono immediatamente strette attorno alla città. Lo United via Twitter si era detto subito "profondamente sconvolto" dedicando "pensieri e preghiere alle vittime". Il City aveva appreso "con orrore dei terribili eventi. Il cuore è con chi è stato colpito e con i servizi di emergenza della nostra città". Per rispetto del dolore di così tante famiglie José Mourinho, a Stoccolma con la squadra per preparare la finale di Europa League contro l'Ajax, aveva chiesto di non svolgere la consueta conferenza stampa. Richiesta accolta dalla Uefa che ha cancellato senza esitazione gli appuntamenti della vigilia del match con i giornalisti.