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Atletico Madrid, Simeone: “Mourinho? Non mi interessa”

L’argentino è stato definito spesso l’anti-Mourinho. “Non è migliore di me e ha poca esperienza”, attacca il portoghese. Al Vicente Calderon ci sarà il primo confronto diretto per la semifinale di Champions League ma il tecnico dei Colchoneros snobba lo Special One.
A cura di Alessio Pediglieri
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DIego Simeone

Diego Simeone è il tecnico del momento, deus ex machina di un Atletico Madrid capolista in Liga e semifinalista in Champions League con altissime possibilità di poter centrare un traguardo storico per i Colchoneros. Attraverso bel gioco, tanti giocatori di talento e un allenatore che ha saputo rilanciare un progetto tecnico che sembrava compromesso con la partenza di quest'estate della stella principale, Radamel Falcao finito a suon di milioni di euro al Monaco in Ligue1. L'argentino, per carisma e caratteristiche è stato spesso accostato a Josè Mourinho e proprio contro il portoghese dovrà confrontare le ambizioni di vittoria nella sfida di Champions League tra Atletico e Chelsea in programma al Calderon per la gara d'andata di semifinale. Un appuntamento da non fallire e che Simeone prepara senza guardare in faccia nessuno, nemmeno lo Special One che è alla ricerca della sua terza Coppa con tre club differenti.

Lo Special One provoca. "Non credo che Diego Simeone sia un allenatore migliore di me – ha ammesso in conferenza stampa il manager del Chelsea -. Non penso sia giusto paragonare qualcuno come me che ha 15 anni di carriera alle spalle con chi invece ne ha molta esperienza in meno. Non mi piacciono questo genere di cose".

Mou, chi? – Simeone non ha mai avuto timore reverenziale per nessuno quando era giocatore, figuriamoci da tecnico. Così, la partita contro il Chelsea verrà preparata nei minimi particolari, studiando le caratteristiche (e le debolezze) avversarie e puntando a migliorare e ottimizzare i propri pregi. Senza pensare che di fronte avrà un mostro sacro, Josè Mourinho cui è stato spesso (troppo) paragonato, in un faccia a faccia atteso da tutti gli addetti ai lavori in attesa di vedere qualche inatteso fuori programma. "Il duello con Mou? Non siamo squadre uguali, ma abbiamo caratteristiche simili. Abbiamo ottimi attacchi, buone difese e giochiamo un calcio offensivo, il che ci sta facendo lottare per dei titoli. Comunque, siamo concentrati su noi stessi, anche se rispettiamo i nostri rivali"

Imperativo vincere – La concentrazione è rivolta solamente a preparare al meglio la sfida anche sotto il punto di vista tattico, laddove si potrebbe fare la differenza in caso di equilibri inattesi: "Adesso la preparazione è ciò che conta. Parlerò ai giocatori e dirò loro come esprimersi al meglio. E' una semifinale e sarà una gara molto combattuta. Si deciderà nei piccoli dettagli. Il lavoro di squadra sarà l'aspetto principale per aiutare a far emergere le individualità. Chi lo farà meglio, sarà più vicino a vincere l'andata". 

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