Atletico Madrid, Godin chiede 1.8 milioni di commissione per la sorella agente
E pensate che dodici anni fa costò appena 27 euro. Fu questa la cifra che il club uruguaiano del Cerro versò al Defensor Sporting per ingaggiare quello che oggi è uno dei più forti difensori al mondo. Diego Godin, 29 anni, centrale dell'Atletico Madrid e della ‘Celeste' di Tabarez, il giustiziere dell'Italia al Mondiale in Brasile (un suo gol di testa fece fuori gli azzurri nella fase a gironi) oggi vale almeno 30 milioni di euro e per Simeone è una delle colonne dei ‘colchoneros'. Un intoccabile che sulla sponda rojiblanca del Manzanarre è sbarcato nel 2010 e adesso vorrebbero trattenere ben oltre il 2018, quando arriverà la scadenza naturale del contratto.
Qual è l'ostacolo che impedisce al club e al calciatore di sancire l'accordo? C'è forse qualche altro club disposto a fare follie mettendo sul piatto milioni e offerte che non si possono rifiutare? Nulla di tutto questo, perché c'è sì la volontà da parte della società di dare seguito alla richiesta dell'allenatore ma la difficoltà è nata da una richiesta particolare del calciatore: ovvero, versare alla sorella/agente che ne cura gli interessi una commissione pare a 1.8 milioni di euro come una sorta di caparra per sancire il nuovo accordo.
Proposta che all'Atletico Madrid – che finora ha mostrato grande apertura nell'ascoltare le richieste del giocatore – non è piaciuta e ha causato una brusca frenata per formalizzare un'intesa che sembrava praticamente chiusa: prolungamento di un anno (fino al 2019, come legarsi al vita al club), ritocco dell'ingaggio fino a 4.5 milioni netti a stagione per un introito complessivo di circa 18 milioni. Su Diego Godin nelle settimane scorse si era registrato un forte interesse da parte del Manchester City a caccia di un difensore centrale di spessore internazionale, pista che gli inglesi hanno definitivamente accantonato dopo aver ingaggiato Otamendi dal Valencia.