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Atleti più appetibili per la pubblicità, Pogba secondo solo a Curry

Nella lista degli atleti più ‘commerciabili’ dalle società che vogliono pubblicizzare un proprio prodotto, il numero 10 della Juventus è secondo solo alla stella della NBA Curry.
A cura di Alessio Morra
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Gli sportivi da sempre fanno da testimonial pubblicitari anche per marchi di società che non hanno a che fare con lo sport. Gli atleti generalmente vengono visti come protagonisti positivi e attraggano non soli gli appassionati o i tifosi. E ciò non accade solo quando ci sono grandi appuntamenti, come i Mondiali di calcio, le Olimpiadi o i campionati Europei (che si tengono quest’anno in Francia). E anche in questo momento guardando tanti spot si notano i volti di tanti atleti. Ciò che sorprende però è che secondo gli esperti di ‘SportsPro’ il centrocampista francese della Juventus Paul Pogba è il calciatore più appetibile per i pubblicitari. Il ventitreenne bianconero precede in questa speciale classifica niente meno che Messi, Cristiano Ronaldo e Neymar.

Pogba vince nettamente la classifica del calcio precedendo il brasiliano Neymar. Tra i calciatori più appetibili c’è anche il centrocampista del Tottenham Dele Alli, passato in pochi mesi dalla terza serie alla convocazione per l’Europeo. Mentre nella ‘Worlds most marketable athlete’ il francese è secondo alle spalle del campione NBA Stephen Curry dei Golden State Warriors. Sull’ultimo gradino del podio l’indiano Virat Kohli, un giocatore di Cricket. Quarto l’americano Jordan Spieth, giovane campione di golf. Nella top ten anche il boxeur Anthony Joshua, il tennista giapponese Nishikori, la golfista Lydia Ko, il già citato Neymar, la nuotatrice Missy Franklin e Mikaela Shiffrin.

Chiaramente non basta essere dei campioni dello sport per essere anche appetibili a livello pubblicitario. Perché ovviamente ci vuole una certa simpatia, un’immagine positiva e in molti casi, ma non tutti, anche una bella presenza. Dunque l’immagine non è tutto, ma è importante avere un testimonial che non combini guai o che non sia stato arrogante o presuntuoso nell’arco della sua carriera. E anche per le società che devono puntare su un uomo o una donna immagine non è mai facile la scelta. Si pensi a quando una nota casa di lamette fu costretta a liquidare Tiger Woods, che dopo aver vinto di tutto e di più nel Golf poi fu protagonista di vicende turbolente in campo sentimentale, che gli costarono anche il lauto ingaggio della sponsorizzazione.

 
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