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Athletic Bilbao-Napoli 3-1: Hamsik non basta, Napoli fuori dalla Champions League

Nel “catino” infernale del San Mamès, il Napoli incassa una pesante sconfitta e viene buttato fuori dall’Europa che conta. Un disastro sportivo, che rischia di far nascere polemiche a pochi giorni dall’inizio del campionato.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo il pareggio del San Paolo, il Napoli di Rafa Benitez era chiamato al colpaccio: "profanare" la cattedrale basca del San Mamès e allungare l'incantesimo che, da ben sedici anni, tiene l'Athletic Bilbao lontano dalla massima competizione continentale. Non era facile il compito di Higuan e compagni ed il match, purtroppo, lo ha confermato sin dai primi minuti di gioco. La differenza vista in campo (sia fisica che tecnica) ha, ancora una volta, messo impietosamente spalle al muro il nostro movimento calcistico, ormai sbeffeggiato dall'Europa intera e da nazioni come Germania e Spagna. I novanta minuti di Bilbao, hanno premiato la squadra che ha saputo abbinare meglio corsa e tecnica, grinta e carattere: dettagli fondamentali per poter affrontare, ad armi pari, le big del calcio europeo che, nei prossimi mesi, si affronteranno nei gironi della Champions League. A rappresentare la "povera" Italia, tra le grandi del Continente, ci saranno soltanto Juventus e Roma. Per il Napoli, purtroppo, ci sarà soltanto l'Europa League.

Primo tempo di marca basca – I ragazzi di Valverde, nei primi quarantacinque minuti, hanno ancora una volta mostrato una condizione fisica migliore rispetto alla squadra azzurra. Corsa, pressing, inserimenti da dietro, grinta da vendere: doti che hanno permesso all'Athletic di dominare il primo tempo che, paradossalmente, si era aperto con un paio di buone azioni del Napoli. Dopo i tentativi di Callejon e Higuain, i baschi hanno preso il comando del match e sfiorato il gol al 27esimo con Laporte che, incredibilmente, sparava alto da buona posizione e, soprattutto, a porta vuota. La squadra di Benitez ha sofferto in mezzo al campo, dove Gargano e Jorginho hanno garantito copertura ma poche idee per le punte azzurre, e in difesa dove sono riemersi i soliti problemi, specialmente nei momenti di maggior intensità dell'avversario. Una prima frazione di gioco che l'undici partenopeo ha giocato in maniera passiva e nervosa, "spaventato" anche dalla spinta incredibile dei 50mila del San Mamès.

Marek illude, prima della marea biancorossa – Nello stadio dove nessuna squadra italiana ha mai vinto (sei successi dei baschi, un solo pareggio, colto dalla Juventus in Champions Keague nell'ottobre 1998), il Napoli è andato vicino all'impresa grazie al gol di Hamsik, dopo due minuti di gioco. Una rete che, però, ha dato la scossa alla squadra di casa, capace di ribaltare il risultato in pochi minuti grazie alla doppietta di Aduriz e al terzo gol di Ibai Gomez. Il tutto sotto lo sguardo inebetito della sciagurata retroguardia napoletana che, nei tre gol, offriva il peggior repertorio possibile: attaccante dimenticato sul gol del pareggio, incomprensione colossale tra Albiol e Rafael, sul 2 a 1, e dormita di Maggio sull'azione che ha portato al terzo sigillo. A nulla sono serviti i cambi (discutibili) di un Rafa Benitez parso quantomeno insicuro. Fuori Ghoulam, Hamsik ed uno spento Callejon, dentro Britos, Insigne ed il "redivivo" Zapata: giocatori che non sono riusciti a riaccendere l'entusiasmo dei tifosi napoletani sugli spalti.

Benitez sotto accusa? – Il pesante risultato finale, rischia di zavorrare l'inizio di campionato azzurro. Il Napoli dovrà andare a Genova con il morale sotto i tacchetti e, quasi sicuramente, dopo giorni di polemiche che, immancabili, nasceranno dopo questa disfatta. Nell'arco dei 180 minuti, hanno convinto poco le scelte di Rafa Benitez che, nelle prossime ore, sarà sicuramente a rapporto da Aurelio De Laurentiis. In difesa e in mezzo al campo, questa squadra avrebbe bisogno di qualche pedina più esperta e di maggior talento. Allenatore e presidente parleranno, certamente, anche di questo. Senza i soldi che garantiva la Champions League, chissà se gli ultimi giorni di mercato, potranno migliorare e rinforzare questa squadra. Dopo la scorsa stagione, il Napoli ora non può più nascondersi: per la lotta al tricolore, dovrà esserci anche lui. Lo chiede la società, lo pretendono i tifosi…specialmente dopo questa umiliazione europea.

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