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Atalanta, la rinascita di Masiello in campo e fuori dopo la squalifica

Dopo 3 anni il calciatore diventato il simbolo del calcioscommesse è tornato a disputare una partita da titolare contro la Fiorentina.
A cura di Marco Beltrami
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Andrea Masiello è stato l’uomo simbolo del calcioscommesse. Uno scandalo che ha letteralmente travolto e stravolto il calcio italiano con il clamoroso autogol realizzato dal terzino nell’ormai tristemente famoso derby tra Bari e Lecce del maggio 2011 diventato l’emblema delle inchieste delle procure di Bari e Cremona. Prima i misfatti e le combine e poi il pentimento per il duttile giocatore, punito con 22 mesi di squalifica dalla giustizia ordinaria e 2 anni e 5 mesi da quella sportiva. Oltre ai verdetti della legge, anche un’immagine completamente compromessa con Andrea Masiello associato spesso e volentieri sul web e i social network ad un calcio malato, da rigenerare. 3 anni dopo la sua ultima partita, un Lazio-Atalanta del gennaio 2012, il cursore è tornato in campo dal 1’. Un ritorno che non è passato inosservato quella nella sfida contro la Fiorentina: dopo aver incassato gli insulti anche di alcuni tifosi bergamaschi durante il riscaldamento nella sfida con il Cagliari, Masiello è sceso nuovamente in campo disputando tra l’altro una prova tutt’altro che brillante. Tante le reazioni indignate sul web di tifosi e addetti ai lavori che non hanno condiviso la scelta dell’Atalanta: il club nerazzurro dopo aver tenuto sotto contratto Masiello con uno stipendio minimo ha deciso di puntare su di lui che ha incassato la fiducia di Colantuono.

Masiello s'impegna nel volontariato

Il percorso di rinascita dell’ex Bari però non avviene solo nei campi di calcio, visto che il giocatore ha deciso di redimersi anche grazie al volontariato. Grazie all’Atalanta, Masiello potrà operare nella comunità Don Milani a Sorisole, frazione di Bergamo dove potrà “aiutare” giovani e minori in difficoltà lontani dalle loro famiglie. Dopo aver intrapreso questa collaborazione già nei mesi scorsi in quel di Viareggio, non è da escludere anche un ulteriore impegno proprio a Bergamo sempre in supporto al lavoro di don Fausto Resmini.

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