Atalanta-Inter 1-1, Denis spegne il sorriso di Mazzarri e blocca i nerazzurri
Nello stesso stadio dove l'anno scorso il suo Napoli uscì sconfitto, e dove l'Inter di Stramaccioni prese 3 gol e perse dopo l'exploit dello Juventus Stadium, Walter Mazzarri conquista un punto e muove la classifica al termine di una sfida per niente scontata. L'Atleti Azzurri d'Italia si è confermato, anche questa sera, campo ostico per l'undici interista che non vince ai piedi delle valli orobiche dalla stagione 2007/2008 (0-2 con gol di Vieira e Balotelli). L'Atalanta, senza Bonaventura e Lucchini e nonostante la rete incassata al 16esimo del primo tempo da Alvarez, ha saputo pareggiare con Denis, nove minuti dopo, e mettere in difficoltà il più quotato avversario. Il pareggio, scaturito dai novanta minuti di Bergamo, è un risultato giusto che, però, non fa felice l'ex tecnico del Napoli che aveva chiesto ai suoi tre punti per continuare a correre verso l'alto. Contro una "Dea" ben organizzata, e feroce su tutti i palloni, l'Inter ha offerto il meglio di sé in difesa, dove Samuel (buon rientro) e Rolando hanno tenuto davanti ai ragazzi di Colantuono, è in fase offensiva con ottimi spunti di Alvarez, Palacio e Icardi. Nell'Atalanta, che ha meritato di uscire indenne dal match, altra prova tutta cuore e grinta di Cigarini, Maxi Moralez e Denis: tre giocatori che stanno facendo la differenza in questo inizio di campionato bergamasco. E' stata una partita equilibrata fino alla fine, con grandi occasioni per entrambe le squadre, specialmente nella ripresa dove il palo di Icardi (28esimo st) ha fatto gridare al gol i tifosi giunti da Milano ed il miracolo di Carrizo (entrato nel primo tempo al posto dell'infortunato Handanovic), sulla conclusione ravvicinata di Yepes, ha strozzato in gola l'urlo dei tifosi orobici. Terzo pareggio esterno consecutivo per i Mazzarri's boys, che domenica vanno a Udine per un'altra trasferta delicata. La squadra di Colantuono si riprende dopo la sconfitta di Genova e conferma di essere un brutto cliente (per tutti) quando gioca spinta dal proprio pubblico.
