Ashley Cole pensò al suicidio dopo il divorzio con Cheryl

Nella storia del calcio inglese Ashley Cole è uno dei calciatori più vincenti. Con il Chelsea ha vinto la Champions League, con i ‘Blues’ e con l’Arsenal ha vinto una miriade di titoli. L’esterno sinistro di Di Matteo ha vinto sette volte la FA Cup, nella ultracentenaria storia della competizione nessuno ha fatto meglio di lui. Con la nazionale ha giocato più di ottanta partita. Ma, Cole è famosissimo in Inghilterra anche per via del suo matrimonio con Cheryl Tweedy, divenuta poi Cheryl Cole. Una storia da favola, quella di Ashley e Cheryl, che aveva appassionato gli inglesi. Cheryl era la perfetta cenerentola. Lei, che proveniva da una famiglia disastrata, a metà degli anni duemila cerca fortuna con un talent show. In uno studio televisivo lei conosce il calciatore. Dopo poco i due si sposano. La favola, però, finisce presto. Colpa di Cole, che tradisce la moglie più di una volta. Cheryl, che nel frattempo è diventata una cantante affermata, decide di lasciarlo. I due si separano nel 2010. Ashley non la prende bene. Il ‘Daily Star’ oggi anticipa alcune pagine della autobiografia di Cheryl che parla anche dell’ex marito:

Alcuni amici comuni mi avevano detto che lui aveva detto frasi come ‘Io non voglio essere più qui’. Ashley era in condizioni peggiori di quanto pensassi. Mi dissero che era disorientato, si era fatto crescere la barba, fumava e beveva molto. Ma comunque non ho mai pensato che pensasse al suicidio come mi dissero e mi rassicurava sapere che il Chelsea lo avrebbe aiutato.”