Arsenal, Wenger: “Ho giocato tante volte contro avversari dopati”

Lo scandalo doping che sta investendo in questi giorni l'atletica leggera russa ha fatto sì che si tornasse a parlare di questo fenomeno anche nel calcio, che come tutti gli sport non è esente dal rischio. E particolare scalpore hanno fatto le dichiarazioni di Arsene Wenger, tecnico dell'Arsenal, che intervistato dai francesi di L'Equipe è entrato a piedi uniti nell'argomento: "In carriera mi è capitato molte volte di affrontare squadre che avessero assunto sostanze dopanti", ha detto il tecnico dei Gunners.

Del resto, era capitato che a settembre, dopo la sconfitta incassata dalla Dinamo Zagabria in Champions League, il calciatore dei croati Arijan Ademi era risultato positivo ai test. "Ho pensato che diventa difficile giocare quando tu non sei al cento per cento e gli altri sono dopati", ha commentato Wenger, "io in trent'anni non ho mai fatto iniettare nulla ai miei giocatori per migliorare le loro capacità e sono fiero di questo. Ma ho giocato molte partite contro avversari che non si sono fatti certi scrupoli".

Parole che rischiano adesso di accendere, ulteriormente, gli animi. Anche perché i media inglesi hanno ricordato un episodio del 2011, quando Paul Merson, all'epoca centrocampista dell'Arsenal, ha raccontato ai francesi di So Foot che una sera prima di una gara era stato condotto ad un Holiday Inn ad Islington, dove gli fu iniettata una sostanza gialla a lui sconosciuta. L'Arsenal tagliò corto tramite un portavoce, spiegando che si trattava di un semplice multivitaminico, e lo stesso Wenger spiegò che se fosse stato coinvolto in un episodio di doping avrebbe rassegnato prontamente le sue dimissioni. Vicenda morta e sepolta, dunque. Ma le parole di oggi rilasciate da Wenger sicuramente non passeranno inosservate.